Rossonero

Stefano Pioli, il Milan è cosa sua: arriva il rinnovo di contratto, ecco le date e le cifre

Federico Strumolo

Com' è cambiata la vita di Stefano Pioli negli ultimi due anni. Arrivato al Milan nell'ottobre del 2019, tra lo scetticismo generale dei tifosi e come alternativa a Luciano Spalletti (non liberato dall'Inter), in poco tempo è diventato un idolo della piazza. Tanto che adesso San Siro gli dedica il coro «Pioli is on fire», sulle note dell'iconico pezzo dance anni '90 "Freed from desire" della cantautrice milanese Gala. Ed il suo calcio, veloce, tecnico e ad alta intensità, proprio come quelli dei più grandi allenatori, ha un nome: "Piolismo". 

 

Ma ora a gratificarlo sarà anche la dirigenza, che oggi gli farà firmare il rinnovo di contratto (in scadenza a giugno), 3 milioni netti a stagione più bonus (fino ai 4) fino al 2023, con opzione per un altro anno. Un prolungamento del rapporto, quello tra Pioli ed il Milan, scontato per i risultati sul campo, ma anche per la sintonia mostrata da tutti: allenatore, giocatori e società hanno sempre remato in un'unica direzione, portando il Diavolo dalle avversità degli ultimi anni alla lotta scudetto (e al ritorno in Champions League, che mancava dal 2014). Ecco, in questa isola felice, il 56enne Pioli ha senza dubbio avuto un ruolo primario, grazie alle sue riconosciute doti umane, oltre che tecniche. E sembrerà un paradosso che l'uomo che ha ricostruito il Milan dalle sue ceneri abbia un passato da tifoso dell'Inter (Pioli non ha mai nascosto la sua fede nerazzurra da ragazzo) e da calciatore della Juventus (è stato un difensore bianconero dal 1984 al 1987). 

 

ROMAGNOLI AL RIBASSO
E per non rovinare lo straordinario lavoro del tecnico, a Casa Milan si studiano altri rinnovi. Nelle ultime settimane si sono intensificati i contatti per il prolungamento di Romagnoli (26 anni), con tanto di incontro nella sede rossonera tra Paolo Maldini, Frederic Massara e l'agente del giocatore Mino Raiola. Nonostante i rapporti non certo idilliaci con il procuratore, la volontà delle parti è di continuare insieme, ed il capitano sarebbe pronto ad accettare un taglio dell'ingaggio dagli attuali 5,5 milioni netti annui a 3,5 milioni di euro a stagione. La dirigenza, poi, lavora sui rinnovi di Theo (24), Leao (22) e Bennacer (23). Memore degli addii della scorsa estate di Gianluigi Donnarumma (finito al Psg) e Hakan Calhanoglu (oggi all'Inter), il Milan vuole lavorare d'anticipo, prolungando le intese in scadenza nel 2024: l'obiettivo è annunciare i rinnovi entro Natale. 

KESSIE LONTANO
Pioli, invece, dovrà rinunciare a Kessie (24), sempre più lontano dal Diavolo. Maldini farà altri tentativi per provare a strappare un'intesa, male richieste del giocatore restano altissime (8,5 milioni di euro a stagione: oggi ne guadagna 2,2). Ed è per questo che la dirigenza sta già pensando alle alternative. Il sogno è Renato Sanches del Lille, il quale non ha mai nascosto il suo interesse per il Milan, esponendosi anche pubblicamente. Le principali problematiche sono rappresentante dalla concorrenza e dalle alte richieste dei francesi, che chiedono 35 milioni per il 24enne portoghese. I rossoneri, però, oltre al gradimento del giocatore, possono contare sulla vicinanza con l'agente Jorge Mendes, che sta trattando il rinnovo di Leao e cura gli interessi di Sanches, e sui buoni rapporti con il club di Ligue 1. Discorsi, comunque, rinviati a fine stagione, dato che nei piani della società non dovrebbero esserci acquisti a gennaio, anche per non danneggiare il perfetto equilibrio trovato da Pioli. Ed in estate andrà affrontato anche il problema centravanti. 

 

Zlatan Ibrahimovic è ancora determinante, mai 40 anni non gli permettono di giocare con continuità, così come Olivier Giroud, che ne ha 35, ed è perseguitato dai problemi fisici. Proprio durante il successo di mercoledì contro l'Atletico Madrid (0-1), il francese ha accusato un problema al flessore sinistro, e nelle prossime ore si consoceranno i tempi di recupero (si teme che il suo 2021 sia terminato). Pietro Pellegri, in prestito dal Monaco, non dà garanzie, ed è per questo che la società punterà ad un nuovo centravanti. Un'ipotesi è rappresentata dal 21enne argentino del River Plate Julian Alvarez, che però piace a mezza Europa. Ma non è escluso che il Milan possa puntare su un talento cresciuto nel proprio vivaio come Lorenzo Colombo (19). Per adesso si accontenta di segnare in B alla Spal (5 gol in campionato), ma il suo sogno è tornare a farlo in rossonero, sotto la sapiente guida di Pioli che l'ha fatto esordire in serie A.