Baratro

Marco Serra, dopo il disastro contro il Milan il dramma: durante la notte... com'è ridotto, indiscrezioni sconcertanti

Lorenzo Pastuglia

Sin dal fischio prima del tiro a giro di Messias, il 39enne arbitro torinese Marco Serra ha subito capito di aver sbagliato. Alzando il braccio e scusandosi con i giocatori del Diavolo. Subito ha stupito il grande gesto di Rebic, che ha capito e compreso l’arbitro, afferrando dolcemente con entrambe le mani il suo viso. Ma per Serra, dopo l’evidente errore di San Siro che ha compromesso la vittoria al Milan, deve partire obbligatoriamente il periodo “di purgatorio” per mettere da parte la tensione e le incertezze dovute all’errore, come regolarmente fa l'Aia dopo uno sbaglio evidente di un proprio tesserato. Ecco dunque che ripartirà dalla Serie B dopo un turno di stop e la pausa Nazionali, prima però sarà al Var oggi in Sassuolo-Cagliari di Coppa Italia, già designato in precedenza.  Secondo il Corriere dello Sport, Serra sarebbe disperato, prostrato, tanto da aver trascorso l'intera notte successiva alla partita senza riuscire a chiudere occhio.

 

 

 

 

Serra ripartirà dalla B dopo un turno di stop - Dopo il prossimo turno di campionato, dove sarà fuori una giornata, il fischietto torinese ripartirà dalla Serie B, secondo le indicazioni dei vertici arbitrali arrivate nella giornata di mercoledì a La Gazzetta dello Sport. L’Aia intanto, non si è scusata ufficialmente sul proprio sito con il Milan, ma lo ha fatto indirettamente a San Siro dopo il match con i dirigenti rossoneri. Sbagli, quelli di Serra, compiuti tra l'altro di fronte ad Andrea Gervasoni, il vice del designatore fiorentino Gianluca Rocchi, presente in tribuna allo stadio. Il club rossonero ha riconosciuto che l'arbitro ha avuto una giornata decisamente storta, come avevano testimoniato anche le immagini del finale, con alcuni giocatori quasi a 'rincuorare' il direttore di gara, cosciente dei propri sbagli.

 

 

 

 

Il Codacons chiede la ripetizione del match - Se la partita non si può rigiocare perché l’arbitro ha commesso un errore “di interpretazione del gioco” e non “tecnico” — con il Milan costretto a mettersi il cuore in pace e a giocarsi il tutto per tutto contro Juve (questa domenica) e Inter (il 6 febbraio) — il Codacons non si arrende e chiederà ufficialmente la ripetizione di Milan-Spezia. "La gara è stata condizionata da un gravissimo errore tecnico dell’arbitro — ha scritto il Codacons — Si tratta senza dubbio di un episodio che danneggia i tifosi, gli scommettitori ed il regolare svolgimento del campionato di calcio”. Il presidente del Codacons, Marco Donzelli, ha poi rincarato la dose: "Chiederemo formalmente alla Figc la ripetizione della partita, a tutela del regolare svolgimento della competizione sportiva e dei tifosi, i quali hanno diritto ad assistere ad uno spettacolo sportivo esente da errori tecnici”.

 

 

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