La sciatrice azzurra

Sofia Goggia, olimpiadi appese a un filo: tam-tam da Milano, "già nelle prossime ore..."

Lorenzo Pastuglia

La caduta di domenica per Sofia Goggia significa distorsione del ginocchio sinistro con lesione parziale del legamento crociato, già operato nel 2013, oltre a una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea. Non ci voleva per la sciatrice di Bergamo, che comunque non sarà operata e punta comunque a essere in gara per Pechino 2022. Lo ha detto proprio la stessa tennista: "Mi dispiace, è uno stop che non ci voleva in un momento così importante della stagione — ha affermato Goggia —, ma già dalle prossime ore comincerò la fisioterapia per cercare di difendere il titolo olimpico nella disciplina che più amo (la discesa libera in programma il 15 febbraio, ndr). 

 

L’infortunio per Goggia dopo la vittoria di sabato
Sofia Goggia è caduta nel corso del supergigante femminile di Cortina valevole per la Coppa del mondo, ed è stata visitata presso la clinica La Madonnina di Milano dalla commissione medica Fisi presieduta dal dottor Andrea Panzeri, che ha sottoposto la campionessa olimpica a una risonanza magnetica a entrambe le ginocchia e a una Tac. Una grandissima sfortuna, arrivata dopo il successo di sabato — il sesto trionfo stagionale (il 17° in carriera) — sulle Tofane, in una discesa quasi dimezzata per via del vento. Precedendo al traguardo di 20 millesimi, in 1’06”98, l’austriaca Siebehofer e di 26 la ceca Ledecka

 

Curtoni ci fa comunque sorridere
Intanto, domenica abbiamo comunque potuto sorridere grazie a Elena Curtoni, che ha vinto il Super G in 1’20”98, confermando il dominio azzurro. Per la velocista valtellinese di 30 anni è il secondo successo in carriera dopo la vittoria nella discesa di Bansko del 2020, degno coronamento di una stagione che l'ha già vista sul podio due volte sempre in superG, a St. Moritz e in val d'Isere.