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Kimi Raikkonen, la confessione di Mattia Binotto: "Uno dei pochi nel circus che...", la verità sul finlandese

Kimi Raikkonen? Uno dei pochi nel Circus che ho considerato e considero come amico”. Parola di Mattia Binotto a Speedweek, parlando della relazione con il suo ex pilota in Ferrari, passato poi all’Alfa Romeo e che ha detto addio alle corse alla fine dell’ultimo GP di Abu Dhabi, lo scorso dicembre. “Conosco Kimi da molto tempo ormai, penso più di 14 anni – ha affermato – è sempre stato un pilota fantastico e molto veloce. Oltre a questo, però, è anche un grande uomo. È uno dei pochi nel paddock che considero un amico, perché di Kimi ci si può sempre fidare. È molto rispettoso, anche se non dice molto. Il suo comportamento dimostra che è una grande persona, ed è per questo che mancherà a tutto il paddock”.

 

 

Binotto ha poi aggiunto che Kimi “ci mancherà, ho imparato a conoscerlo come un uomo fondamentalmente onesto, che fa a meno di tutti gli espedienti. Ciò che si vede o ciò che dice fa parte del business”. E ancora sul finlandese, campione del Mondiale 2007 in F1 con Maranello: “Ad alcune persone può essere sembrato freddo o taciturno, ma c’era sempre una persona completamente diversa assopita dentro di lui, che non coincide affatto con l’uomo di ghiaccio — ha aggiunto il team principal della Ferrari — Al contrario, Raikkonen è una persona dal cuore caldo, ma è probabile che il vero Kimi si possa conoscere solo lontano dai circuiti”.

 

Al sito ufficiale della F1, Binotto ha poi spiegato il lavoro compiuto in vista della prossima stagione, quella del cambio dei regolamenti tecnici: “Sono stati fatti molti sforzi e abbiamo sviluppato nuovi strumenti per la simulazione — ha detto — Il nuovo simulatore non è l’unico miglioramento, ma soltanto la punta dell’iceberg“. Per progettare la vettura 2022, il team principal ha rivelato che è stato fatto molto anche per aerodinamica, galleria del vento, gestione degli pneumatici e calcoli utili alla progettazione. Mentre il nuovo motore “è profondamente diverso da quello 2021”, del quale è stata conservata la parte ibrida introdotta la scorsa stagione nei GP di Sochi e Turchia. “Soprattutto il motore a combustione interna, quello è significativamente diverso”.