Rincorsa allo scudetto

Serie a, Sanchez salva l'Inter nel recupero, con il Torino finisce 1-1

L'Inter si impantana a Torino e complica la sua rincorsa scudetto. Sanchez evita la sconfitta nel recupero, ma il pareggio rappresenta comunque una frenata per i ragazzi di Inzaghi, che adesso - al netto della partita con il Bologna da recuperare - non sono più virtualmente padroni del loro destino, visto che è il Milan è scappato a +4 e anche il Napoli ha sopravanzato i nerazzurri. Che ora iniziano a sentire il fiato sul collo pure della Juventus, distante tre lunghezze e pronta a ricevere i campioni d'Italia in casa dopo la sosta per le nazionali. La zampata del cileno, su sponda di Dzeko, rende meno amara la serata dell'Inter e soprattutto rovina la festa ai granata, bravi a portarsi avanti in avvio con un gol in mischia di Bremer, tra l'altro uno dei nomi in cima alla lista di Marotta e Ausilio per l'estate, e a disputare una partita gagliarda e solida. Accarezzando a lungo il sogno di un successo che manca da metà gennaio.

 

Inzaghi è costretto a fare a meno di Brozovic e de Vrij, al loro posto tocca a Ranocchia e Vecino. Davanti c'è Lautaro accanto a Dzeko. Dalla parte opposta Berisha prende il posto dell'influenzato Milinkovic Savic, sulle fasce agiscono Singo e Vojvoda. Belotti è l'unica punta, supportato da Brekalo e Pobega. L'avvio sorride ai padroni di casa, subito insidiosi con un tiro sull'esterno della rete di Belotti. Immediata la replica degli ospiti, ma Berisha si fa trovare pronto sulla conclusione di Dzeko. La gara cambia al 12', quando sugli sviluppi di un corner Bremer trova la zampata giusta in mischia. Il Toro si esalta, l'Inter accusa il colpo e Belotti costringe Handanovic al primo intervento dopo essersi liberato di un confuso Bastoni. I nerazzurri patiscono l'assenza di Brozovic in cabina di regia e riescono a farsi notare solo su palla inattiva, grazie alle traiettorie velenose di Calhanoglu, ma Berisha è attento su Lautaro e sulla punizione diretta del centrocampista turco. Il Toro tiene bene il campo e può recriminare poco dopo la mezz'ora per un episodio destinato a far discutere: Ranocchia stende Belotti in area, Guida lascia correre ma il Var non interviene a sanzionare un contatto netto ed evidente.

 

Nella ripresa Inzaghi ribalta la sua squadra inserendo Dimarco e Gosens al posto di Bastoni e Perisic, spenti e svuotati un po' come tutta l'Inter. Gli ospiti cambiano marcia, con un colpo di testa alto di Vecino e un tiro centrale di Dimarco, ma il Toro risponde colpo su colpo, andando a un passo dal bis con Brekalo, murato da Gosens dopo un'incursione in area sull'out sinistro, e con Izzo, su cui Handanovic si supera. Nel finale Inzaghi butta nella mischia anche Vidal e Sanchez, forze fresche che alla lunga danno linfa ai nerazzurri e tolgono un po' di certezze ai piemontesi, che si abbassano pericolosamente. Berisha è ancora presente sul tentativo dell'ex centrocampista di Juve e Bayern ma in pieno recupero - dopo un gol di testa divorato da Dzeko - è costretto a capitolare sulla rasoiata di Sanchez, pescato in area da Dzeko. L'Inter si salva in qualche modo, ma per lo scudetto serve altro.