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Milan, Maignan e Leao affari irregolari? Una bomba, aperta inchiesta: i rossoneri rischiano grosso
Il nome di Investcorp come soggetto interessato ad acquistare il Milan è spuntato sulle pagine del quotidiano sportivo francese L'Equipe, all'interno di un articolo tuttavia in cui si parlava di tutt' altro. Il giornale infatti aveva posto l'accento sul rapporto e sula presunta influenza del fondo Elliott non solo nei confronti del club rossonero, di cui è ufficialmente proprietario, ma anche verso i francesi del Lille, da dove sono arrivati Rafael Leao due anni fa, Mike Maignan la stagione scorsa, e con cui si sta trattando per Renato Sanches e Sven Botman.
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Una influenza esercitata attraverso holding lussemburghesi, su cui anche l'Uefa avrebbe acceso un faro: d'altronde, è vietato che due club partecipino alla stessa coppa europea se hanno stessi soci. Una norma che riguarda, inoltre, da vicino anche il caso Atalanta: i nuovi azionisti di minoranza del club bergamasco, guidati dallo statunitense Stephen Pagliuca (che sono saliti al 45% della società che controlla l'Atalanta), hanno messo nel mirino anche il Chelsea dopo che il governo inglese ha di fatto costretto Abramovich a vendere il club londinese per l'invasione russa dell'Ucraina.
L'ARTICOLO 5 E L'ATALANTA
L'articolo 5 delle norme relative alle Champions fa riferimento alla «integrità della competizione e multiproprietà», spiegando come nessun soggetto possa «essere coinvolto simultaneamente, direttamente o indirettamente, a qualsiasi titolo nella gestione, amministrazione e/o prestazione sportiva di più di un club che partecipa a una competizione Uefa per club». Soprattutto, «nessuna persona fisica o giuridica può avere il controllo o l'influenza su più di un club che partecipa a una competizione Uefa per club»: in sostanza, nessuno può avere la maggioranza di due società che partecipano alla stessa competizione né può «esercitare con qualsiasi mezzo un'influenza determinante nel processo decisionale del club».
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Una questione che, nel caso in cui Pagliuca andasse fino in fondo nell'affare Chelsea e gli stessi blues si qualificassero alla Champions così come l'Atalanta (o anche solo una in Champions e l'altra in E-League: sono collegate), andrebbe approfondita dall'Uefa: quanta influenza avrebbe Pagliuca da socio di minoranza nella Dea? Sarebbe definibile «determinante nel processo decisionale del club»?
UN SOLO PRECEDENTE
Impossibile dirlo con certezza. Finora l'Uefa si è espressa su temi simili solo in un caso, quello legato al Lipsia e al Salisburgo, entrambe nel 2017 qualificate alla Champions e legate a Red Bull. All'azienda delle lattine bastò togliere i suoi uomini dal CdA del Salisburgo, dichiarare chiusa la collaborazione tra i due club e ridurre il suo rapporto con il club austriaco a una semplice sponsorizzazione per ottenere l'ok dall'Uefa, con tanto di derby in E-League nella stagione 2018/19. Coppe Uefa a parte: per il resto, non c'è nessun divieto a possedere più società in Europa, come dimostrato anche dalla famiglia Pozzo (proprietaria di Udinese in Italia e Watford in Inghilterra) tra le altre.