Da Londra

Chelsea, esonerato Tuchel: "Lo zampino di Cristiano Ronaldo"

Colpo di scena in Premier League: il Chelsea ha esonerato il tecnico Thomas Tuchel. Fatale la sconfitta all'esordio in Champions League sul campo della Dinamo Zagabria, sulla carta la cenerentola di un girone che comprende anche Milan e Red Bull Salisburgo. A maggio 2021 l'allenatore tedesco, ex Borussia Dortmund e Psg, aveva guidato i Blues al sorprendente trionfo proprio in Champions ma quest'anno, anche fronte di una campagna acquisti faraonica, qualcosa non stava funzionando. Specchio di queste difficoltà, le clamorose e pesanti sconfitte contro le ben più deboli Southamption e Leeds nelle prime 5  giornate di campionato. 

 

 


Il ko di Zagabria era già stato inquadrato da Tuchel con parole amare che oggi risuonano come una premonizione. "Senza voglia non si vince né in Premier né in Champions", aveva rimbrottato i suoi uomini. Forse qualcuno gli stava remando contro, ma a pagare così come la storia del calcio insegna è sempre il manico. Ora i nuovi proprietari americani del club stanno cercando un nome per sostituire il mister. Secondo gli inglesi di Sky Sports Uk dovrebbe esserci già in giornata un contatto col Brighton per chiedere l'autorizzazione a parlare con Graham Potter ma in ballo ci sarebbero anche le ipotesi più "prestigiose" legate a Mauricio Pochettino e Zinedine Zidane, entrambi attualmente senza contratto. 

Secondo il quotidiano britannico Telegraph, inoltre, nella cacciata di Tuchel ci potrebbe essere stato anche lo zampino di Cristiano Ronaldo. Il patron Todd Boehly, che ha rilevato il Chelsea da Abramovich, avrebbe voluto portare il portoghese (di fatto fuori dai programmi del Manchester United) a Londra come biglietto da visita mediatico a livello globale, ma l'allenatore più preoccupato agli equilibri negli spogliatoi e in campo avrebbe opposto un secco n. "Fondamentalmente, Todd Boehly e Behdad Eghbali vogliono un allenatore su cui investire per il futuro e che credono sia pronto a prendere un impegno paritario". In altre parole, un mister più propenso a dire sì alla proprietà. "Solo sabato scorso, Tuchel aveva chiarito di avere scarso interesse ad essere coinvolto nella nomina del prossimo direttore sportivo, il che ha sottolineato ancora una volta la sua riluttanza ad operare in modo più globale all’interno del club", che in pochi mesi ha investito quasi 300 milioni di sterline in nuovi giocatori.