Il caso

Skriniar? Marotta tombale: "Dobbiamo abituarci", la frase scuote l'Inter

L’addio di Skriniar a fine stagione? Non si possono più immaginare le bandiere nei club, esistono delle dinamiche tali in cui i calciatori cambiano casacca frequentemente. Dobbiamo abituarci a questo tipo di calcio che è un po’ lontano da quello romantico e fatto di sentimenti”. Dice così, con schiettezza, Beppe Marotta sull’addio dello slovacco ex Samp a giugno, pronto alla nuova esperienza al Psg dopo aver firmato il contratto in questa finestra invernale. Il difensore è rimasto fino a giugno perché il Psg non ha presentato l’offerta di 20 milioni richiesta dai nerazzurri per lasciarlo partite in anticipo.


Marotta: “Non il calcio che ci piace, ma Skriniar è una persona seria”
“Certamente il calcio senza bandiere non è quello che gradiamo noi, né quello che gradiscono i nostri tifosi però abbiamo a che fare con dei professionisti — ha aggiunto Marotta ai microfoni di Mediaset prima della gara di Coppa Italia vinta dalla sua Inter contro l’Atalanta per 1-0 — Skriniar ha fatto una scelta che rientra nei suoi diritti e noi abbiamo il dovere di rispettarla. Siamo certi che dall’alto della sua professionalità e serietà che ha sempre dimostrato, saprà dimostrare con i fatti, in questi mesi che mancano al termine della stagione, di essere all’altezza del ruolo e di militare con la maglia che sta indossando”. 



 

Marotta: “Lukaku? Non al 100%, ma professionalità inattaccabile”
Infine, Marotta ha anche parlato di Lukaku: "Non è al 100% ma dal punto di vista dell’impegno, delle motivazioni e della professionalità che ha dimostrato fino ad oggi, è assolutamente inattaccabile — conclude il dirigente ex Juve — Queste sono situazioni che abbiamo valutato e che portano a dare una valutazione positiva nei confronti del ragazzo. Speriamo che possa anche tornare il Lukaku che tutti conosciamo".