Attesa

Milan, colpo Champions. Giroud fa il nome: chi può arrivare in attacco

La volata Champions del Milan? Inizia oggi, contro la Lazio seconda in classifica. Proseguirà mercoledì, nel derby di semifinale contro l'Inter. E continuerà sul mercato, nelle prossime settimane, anche se gli obiettivi e il budget in mano a Paolo Maldini e Ricky Massara saranno inevitabilmente condizionati dai verdetti del campo. Ovvio pensare che una sconfitta con i biancocelesti e una esclusione dai primi quattro posti in campionato possano comportare una processo di relativo ridimensionamento in estate, con la cessione di uno o due big per far quadrare i conti e una campagna acquisti all'insegna di nomi nuovi e futuribili, come fu nel 2019 con Leao o Theo Hernandez.

 

 

 

Se viceversa la rincorsa in Serie A finirà bene, allora il tesoretto accumulato nella campagna europea di questa stagione potrebbe venire utilizzata non solo per blindare i contratti e i rinnovi dei big in squadra, ma anche per attirarne qualcun altro dai top team del continente. 

 

 

 

Secondo SportMediaset, ad esempio, Olivier Giroud avrebbe già consegnato ai suoi dirigenti il nome di un attaccante su cui puntare: è quello di Christian Pulisic, attaccante e trequartista americano del Chelsea, suo ex compagno in maglia Blues, giovane (24 anni) ma già esperto ai massimi livelli dopo 4 anni al Borussia Dortmund, poco più che adolescente, e altrettanti a Londra. Un colpo, questo sì, "da Champions" per il Diavolo. 

 

 

 

"Credo che potrebbe piacere a tutti - ha spiegato Giroud alla Cbs -. E' un grande nome cin Europa, quindi ci aiuterebbe. E' quel tipo di giocatore dalle grandi abilità, dal grande talento. E' un ragazzo allegro, sempre sorridente. Con lui si rideva molto. Anche la nostra in campo è stata ottima, un po' come con Eden Hazard, anche se con Christian ho giocato meno. Sapevamo come trovarci". E, chissà, ritrovarsi visti gli esuberi del Chelsea straricco e obbligato a una nuova, costosissima rifondazione dopo il tremendo flop di questa stagione in cui il nazionale Usa ha disputato appena 26 gare complessive, con la miseria di un gol in Premier League.