Il tennista

Jannik Sinner e la svolta-zen: pesi e quantità, indiscrezioni da Montecarlo

Ha respinto Ben Shelton con classe e intelligenza, nonostante il tentativo dello statunitense di metterlo subito sotto pressione. Il rivale ha inoltre servito con punte di velocità di 224 km all’ora, vedendosi sempre la palla tornare indietro, insomma è un Jannik Sinner straordinario, che con l’aiuto di Darren Cahill ha capito che condividere le emozioni, con modo e misura. Proprio dagli affetti il 22enne altoatesino è ripartito, con serenità. Come racconta il Corriere della Sera, a Jannik piace viaggiare con un team ristretto (in California, oltre al babbo, come lo chiama lui, ci sono coach Cahill, il fisio Naldi e il preparatore Ferrara), con cui trascorrere i momenti liberi. È un family man, con pochissime distrazioni e che va al ristorante solo se necessario. 

Secondo il racconto del Corriere, a Montecarlo Jannik esce per andare al supermercato gli piace avere in mente una ricetta e, tra gli scaffali, telefonare a Hanspeter per informarsi su ingredienti, pesi, quantità. Ogni dettaglio contribuisce alla maturazione di un uomo risolto, e così la sua serenità zen poi si riflette nel tennis. Lo dimostra come il 22enne ha gestito nel tie break del primo set con Shelton il warning per «time violation», che l’arbitro gli ha affibbiato quando ci metteva troppo a scegliere la palla per servire. «Questa rimbalza in modo differente dall’altra — gli ha fatto notare — quindi sono due palle diverse. Lasciami pure il warning se vuoi però, per me, non è giusto». 

 

 

Oggi, giovedì 14 febbraio, affronterà alle 19 il ceco Jiri Lehecka, che non ricordava di aver affrontato (al Challenger di Ostrava nel 2019, quando Jannik vinse in due set). Djokovic è uscito nella serata americana di lunedì, eliminato dalla promessa Luca Nardi (k.o. mercoledì contro Tommy Paul), la voglia è sempre quella di provare a cercare il terzo successo della stagione (dopo gli Australian Open e Rotterdam) così da avvicinarsi al serbo.