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Milan, Conceiçao sconcertante: "Sono strano. Cos'ho in testa?"

lunedì 28 aprile 2025

2' di lettura

Cosa farà il Milan? Cosa dirà Sergio Conceiçao? Forse la causa della schizofrenica stagione rossonera, dei suoi flop e del possibile, imprevedibile finale in (piccola) gloria in caso di vittoria della Coppa Italia contro il Bologna a maggio, sta tutta nella risposta a queste due domande. 

Una risposta che lo stesso mister portoghese subentrato nelle ultime ore del 2024 a Paulo Fonseca ha dato, più o meno involontariamente, dopo la vittoria per 2-0 del Diavolo a Venezia. "Dovevamo chiuderla prima, abbiamo avuto tante opportunità in contropiede e invece l'abbiamo tenuta aperta fino all'ultimo istante. Non è stata la gara perfetta, ma la vittoria è stata importante", ha spiegato l'ex allenatore del Porto, reduce dal 3-0 contro in Coppa di mercoledì. "Era una partita pericolosa dopo quella vittoria fantastica contro l'Inter: a Venezia, non è stato facile per nessuno, anche per l'ambiente, l'arrivo in barca, la suggestione di questa gara, il pubblico così caloroso". Ultimamente il ribaltone con la difesa a 3 pare aver giovato a parecchi giocatori: "Con il nuovo sistema di gioco abbiamo sbagliato solo il primo tempo con l'Atalanta: adesso dobbiamo concentrarci sulle ultime 4 gare e sulla finale con il Bologna che sta facendo un campionato fantastico. Il mio futuro? Adesso è importante solo vincere con il Milan". 

L'obiettivo è il "doblete", Supercoppa più Coppa Italia. E per farlo pare che si insisterà sul 3-4-3. "In avanti siamo forti, a livello tecnico anche Di Francesco ha detto che siamo i più forti. Ma dovevamo migliorare difensivamente. Non sono un fan di questo sistema di gioco, ma devo adattarmi al calcio italiano e ai giocatori che ho a disposizione".

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Quindi una confessione tra il serio e il faceto, a suo modo illuminante: "Le persone non sanno cosa ho in testa. Io sono un tipo strano su questo. Non mi hanno mai chiesto se posso andare in vacanza, se sono stanco del calcio. Posso fare tante cose per il futuro. In questo momento Conceicao non è importante. Pensiamo al campionato, cercando di vincere la finale, poi pensiamo a quello che succede a me o ad Allegri, o a un altro allenatore, va bene". Il riferimento a Massimiliano Allegri, dato da molti come favorito per la panchina rossonera (sarebbe un ritorno, era stato esonerato dai rossoneri nel gennaio del 2014), ha fatto sobbalzare molti in sala stampa. "È una battuta", ha sottolineato Sergio. Oppure no?

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