Perdere la faccia

Pd e M5s? Iene senza vergogna: mandarono Salvini a processo e ora protestano

Francesco Storace

Iene. È davvero insopportabile ascoltare gli attacchi dei politici di sinistra contro il governo per i migranti che arrivano in gran numero sulle nostre coste. Anziché fare muro contro chi boicotta il nostro Paese, si uniscono al coro anti italiano: l’opposizione fa il tifo per il resto del mondo. C’è uno sciacallaggio insopportabile e stavolta sì che sono uniti, tra Pd, grillini, renziani, estrema sinistra. Le loro parole d’ordine sono fotocopiate, per mettere il centrodestra nel mirino a causa di una situazione che è oggettivamente complessa. 

Ma è ignobile che a protestare siano quelli che mandarono a processo Matteo Salvini- che venerdì torna da imputato a Palermo - per aver tentato di fermare l’assedio dall’Africa. Ed è sbagliato dimenticare quei momenti drammatici, che rappresentano il prologo di quanto accade oggi. Dovrebbero prendersela, gli strateghi dell’opposizione, contro Francia e Germania, ad esempio. Lunedì il ministro Darmanin, da Parigi, è arrivato ad annunciare che raddoppierà gli effettivi di polizia alla frontiera con l’Italia; e la Germania ha detto di non volere più immigrati provenienti dal nostro Paese. E noi dovremmo farci trattare in questa maniera da chi pretende di dettare le regole in Europa? Piuttosto si dovrebbe elevare un coro unitario contro chi ci lascia soli.

QUANTA IPOCRISIA
È legittima la protesta di chi non ne vuole così tanti in Italia; ma non dovrebbe proprio parlare, invece, chi invocava le frontiere spalancate agli stranieri da tutto il mondo. E invece fingono di essere preoccupati. Con dichiarazioni insensate. 

Il verde Bonelli parla di disastro, come se gli dispiacesse. Il suo compare Fratoianni parla di fallimento. Se al governo fossero stati loro li avrebbero portati tutti qua. Gli avrebbero già dato il diritto di voto, lo ius soli e tutto quel hanno imparato alla scuola di demagogia. Persino Orfini del Pd, quello che contesta gli accordi con i paesi di provenienza, imputa al governo «la crisi peggiore della nostra storia». Si è scordato i guai che hanno combinato loro. Sennò, perché gli elettori li hanno mandati a casa dopo troppi anni di governo coi pollici in mano? Dai 5Stelle la voce della Baldino, che strilla contro l’isolamento dell’Italia in Europa. Il suo era il partito che flirtava coi gilet gialli contro Macron: ma che faccia tosta hanno?

 

E sono solo alcuni dei troppi che parlano a vanvera. Nessuna autocritica dall’opposizione, che fu solerte solo quando alzò le manine proprio per il processo a Salvini. L’allora ministro dell’Interno voleva che i migranti che intendevano approdare in Italia fossero redistribuiti in Europa: un’azione di sicurezza per noi e per loro. Pure Conte era d’accordo, salvo scordarselo poi. Il ringraziamento su appunto l’imputazione, addirittura per sequestro di persona e il rischio di una condanna a quindici anni di galera. Sono quelli che adesso rimproverano al governo i troppi sbarchi. 

Ma tutti insieme- Renzi compreso, che allora dimenticò il suo “garantismo” - non ebbero esitazioni. Avevano la maggioranza dei voti al Senato e la usarono contro il nemico politico. La giustizia secondo il partito. E tutto questo perché il leader della Lega, in ossequio agli impegni presi con gli elettori, sull’immigrazione clandestina, ci mise la faccia. Ma con quel voto del Senato e il successivo processo ancora in corso si mandò un segnale devastante: se il ministro che voleva fermare l’immigrazione clandestina intendevano mandarlo in galera, perché gli africani dovevano rinunciare ad arrivare clandestinamente da noi? Chi all’epoca ha applaudito al processo a Salvini per la difesa delle coste, farebbe bene oggi a stare zitto. Perché l’assedio che subiamo in questi giorni ha responsabilità politiche precise e che stanno in una sinistra demagogica. Non vogliono azioni di contrasto; non tollerano intese con i paesi di provenienza. Non sanno nemmeno loro che cosa vogliono.