NORRIS 10
Guida una McLaren eppure tiene a distanza Leclerc e persino Perez. Archiviato il patatrac della Sprint, tra i terrestri è il migliore. Con l'Imprendibile in pista pretendere di meglio è un miraggio. Il suo momento deve ancora arrivare.
VERSTAPPEN 9
E' un diversivo, per non dargli come sempre il massimo. Gareggia ormai contro se stesso, come si diceva anni fa di Hamilton. E ogni gara è l'occasione perfetta per un record nuovo di pacca: stavolta, tra gli altri, sono 5 pole in 5 GP per il primo pilota negli anni 2000. Il resto è l'ennesima passeggiata dominata. Col solito copia e incolla.
ALONSO 8
Allo start svernicia il messicano e nel finale fa marameo al rivale antico. Con quello spirito indomito e la sua forza esplosiva, prova a colmare le evidenti lacune della Verdona. Ovviamente non basta. Eppure dice che fino all'ultimo giorno in carriera la macchina sarà quella. Non proprio esaltante come notizia...
LECLERC 8
Aveva la Ferrari degli ultimi GP? Decisamente no. Meritava il podio? Probabilmente sì. Ma con le dure le speranze sono praticamente svanite. Consolarsi davanti al compagno dopo 5 Gran Premi è roba da guerra dei bottoni, quando mari e monti si prospettano minacciosi davanti...
SAINZ 6
A partire dal testacoda in Q2, il weekend è in salita. Anzi, per Carlitos è una vera e propria scalata. Difendersi non è certo ciò che ci si aspetta da lui. Ritrovare un po' di calma forse gioverà a tutti.
HAMILTON 5
Nella Sprint il lampo, nelle qualifiche depennato in Q1, in gara da 18esimo a nono. Vabbè, restano comunque domeniche al semolino. Con Russell davanti, come al solito. E per Mercedes ci viene in mente quella famosa canzone di Tullio De Piscopo che faceva: "Andamento lento (lento, lento)...".
ALPINE 0
Il pit imbarazzante e infinito di Gasly. E 5 gare su 5 no. Ocon a ridosso della zona punti, alla fine, non aggiusta per niente un avvio di stagione preoccupante.