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L’anima autentica della Milano gastronomica

di Orchidea Colonna lunedì 22 settembre 2025

3' di lettura

C’è un nuovo indirizzo che sta conquistando Milano, non solo per il suo menu ma per la sua capacità di interpretare la tradizione con sguardo contemporaneo: Speciale Osteria, in via Pastrengo 11, nel cuore del quartiere Isola. In un momento storico in cui la ristorazione sembra oscillare tra l’estetica patinata delle insegne gourmet e l’omologazione delle trattorie moderne, questa nuova apertura si distingue per un approccio semplice e raffinato al tempo stesso, un elogio alla memoria gastronomica che diventa esperienza viva e quotidiana.

Appena varcata la soglia, lo spazio racconta già molto dell’anima del progetto: le cementine a terra, le panche in velluto, i pavimenti in legno originale e le travi a vista restituiscono il calore delle antiche osterie, ma con un design pensato e misurato, che restituisce autenticità senza ricorrere a scenografie forzate. La lunga credenza sospesa con oggetti vintage, i piatti in ceramica fatti a mano e le lampade con paralumi in tessuto creano un ambiente che invita a rallentare, a fermarsi e a concedersi un tempo che altrove, nella frenesia cittadina, sembra impossibile ritrovare.

La cucina, affidata a un team che dimostra padronanza tecnica e rispetto per le materie prime, è la vera protagonista. Il menu è una dichiarazione d’intenti: partire dai piatti iconici della tradizione italiana e milanese per riproporli con un equilibrio perfetto tra fedeltà e contemporaneità. L’antipasto è un invito alla convivialità: dal vitello tonnato morbido e preciso nella salsa, alla polpetta al pomodoro “Speciale” che evoca ricordi domestici ma sorprende nella sua pulizia gustativa. I mondeghili, simbolo della cucina milanese più schietta, sono eseguiti con maestria e giungono al tavolo con quella croccantezza esterna che cela un cuore tenero e aromatico.

I primi consolidano l’identità dell’osteria: la pasta fresca è realizzata in casa con grande attenzione e la resa è impeccabile. I pici cacio e pepe con fiori di zucchina rivelano un equilibrio sofisticato tra rusticità e delicatezza floreale, mentre le strettine al ragù e la mafaldina al ragù bianco di cortile mostrano come un formato di pasta possa diventare veicolo di personalità e memoria. Ma è con il risotto alla milanese con ossobuco che la cucina tocca l’apice: la mantecatura è cremosa, il giallo dello zafferano vivo e intenso, la carne dell’ossobuco tenera e succosa, con un midollo che restituisce tutta la profondità di un piatto simbolo della città.

Tra i secondi, la cotoletta alla milanese si impone come manifesto di rigore e rispetto per la tradizione: alta, fritta nel burro chiarificato, servita con l’osso, croccante fuori e succosa dentro, è una delle migliori interpretazioni oggi reperibili a Milano. Accanto, “L’Orto” rappresenta la sezione del menu che testimonia un’apertura verso una sensibilità contemporanea: verdure cotte alla brace, preparazioni leggere e creative, che restituiscono dignità gastronomica a quello che spesso altrove è relegato a semplice contorno.

Il pranzo della domenica merita una menzione speciale. La lasagna sfoglia verde con ragù “Vecchia scuola” non è solo un piatto: è un rito familiare riproposto con una precisione che non scivola mai nel nostalgico, ma si trasforma in celebrazione. La formula con antipasti condivisi e portata principale ricrea quell’atmosfera conviviale che ha reso grande l’idea stessa di osteria.

La pasticceria chiude il percorso con coerenza e qualità. La tarte tatin di mele, abbinata a un gelato al latte di bufala, sorprende per la sua leggerezza e intensità aromatica; la sbrisolona con zabaione tiepido è un richiamo goloso che esalta la manualità della cucina; e il tiramisù, servito direttamente al tavolo, è un gesto di teatralità discreta che restituisce calore e ritualità al dolce italiano per eccellenza.

Speciale Osteria non è solo un luogo dove si mangia bene: è un progetto che unisce quattro giovani imprenditori – Sara Arosio, Stefano Cerliani, Stefano Riva e Marco Zanutto – capaci di leggere la città e interpretarne i bisogni gastronomici. Milano, spesso accusata di rincorrere mode effimere, trova qui un nuovo punto fermo, un indirizzo che restituisce dignità al concetto di “osteria” e lo proietta nel presente.

In definitiva, Speciale Osteria rappresenta una sintesi rara: un luogo dove la tradizione non è reperto museale, ma materia viva, trasformata con competenza e sensibilità. È un’esperienza che parla al cuore e al palato, capace di coniugare comfort e rigore, memoria e modernità. Un nuovo indirizzo che merita di essere annoverato tra le insegne più significative della Milano gastronomica contemporanea.

Autrice dell'articolo Orchidea Colonna 
orchideacolonna@yahoo.com

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