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Un castello che racconta mille anni della Val d'Orcia
giovedì 6 novembre 2025

Un castello che racconta mille anni della Val d'Orcia

5' di lettura

Al-vertice di una collina che domina gli infiniti vigneti e uliveti della Val d’Orcia, Patrimonio dell’Umanità UNESCO, sorge il Castello di Velona: una fortezza millenaria, trasformata in un relais di lusso, che intreccia storia, natura, benessere e gusto in un racconto architettonico e paesaggistico di grande fascino. La sua struttura originaria risale all’XI secolo, quando una rocca venne eretta per controllare la valle e garantirsi un dominio strategico.  Nel XII secolo ancora la torre di guardia rimane integra, testimone della rivalità medievale tra le città-stato di Siena e Firenze. 

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Nel corso dei secoli la fortezza assunse una nuova veste: durante il Rinascimento la loggia principale fu aggiunta e la residenza si trasformò da baluardo difensivo in villa signorile, tanto da essere raffigurata nelle mappe affrescate da Ignazio Danti.  Ma poi seguirono secoli di abbandono e silenzio: le pietre, sospese tra il tramonto della potenza medievale e l’aura romantica del paesaggio toscano, attesero di essere risvegliate. Il grande salto avvenne nel 1997 quando la proprietà, acquistata da un gruppo privato, diede­ inizio al restauro che oggi consegna un castello trasformato in resort termale e vinicolo di eccellenza. 

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Entrando, subito si percepisce un equilibrio tra la memoria delle pietre antiche e un lusso sobrio, misurato, che non cancella ma valorizza l’anima storica: sale affrescate, mattoni a vista, archi medievali convivono con materiali moderni, vetrate, terrazze panoramiche. Le camere sono suddivise in due “anime”: le "Monumental Suites", con arredo in stile toscano antico, e le “UNESCO View Suites" dallo stile contemporaneo, tutte con vista sulla valle e molte dotate di vasca in cui sgorga acqua termale direttamente dalla sorgente del Monte Amiata. 

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Ma l’esperienza al Castello di Velona non si esaurisce nella sola bellezza visiva: ciò che lo distingue è l’abbraccio con la natura, con il territorio, e con l’eccellenza eno-gastronomica della zona. Dalle vigne della tenuta nasce un prestigioso Brunello di Montalcino biologico, prodotto in proprio, e dall’oliveto un olio extravergine DOP.  Il resort vanta l’unicità di essere l’unico castello con acqua termale, produzione di Brunello e olio extravergine biologico.

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Ecco allora che al sorgere del sole, la collina si colora di un giallo pallido che diventa oro, la nebbia mattutina ancora avvolge i filari di Sangiovese, e gli ulivi, immobili, scandiscono il ritmo lento della Toscana più autentica. Poi si raggiunge la piscina termale panoramica: l’acqua, a 85 °C alla sorgente, viene raffreddata e modellata in vasche interne ed esterne; nuotando, il panorama si apre su terrazzamenti, colline ondeggianti, e il silenzio è interrotto solo dal lieve gorgoglio dell’acqua. Le piscine interne hanno una temperatura di 36 gradi, mentre le esterne 35 gradi. Nel pomeriggio, la terrazza del ristorante diventa teatro di emozioni: il ristorante “Settimo Senso” e il ristorante “Il Brunello” (nell’ala storica del castello) propongono la cucina toscana reinterpretata con eleganza grazie al talentuoso Executive Chef Andrea Fanti. Il piatto di piccione in tre cotture, i pecorini di zona, i formaggi erborinati, e i vini della cantina dialogano con il panorama e con la storia del luogo. In queste pietanze si ritrova la certezza dell’origine, la stagionalità, la ricerca di un’eccellenza territoriale che respira il sole, la terra, e l’acqua termale che scorre nel sottosuolo. 

 

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Tra gli altri deliziosi piatti dello Chef Fanti : pappa al pomodoro, tartare di Chianina, panzanella e Bloody mary, uovo croccante all'italiana , pici toscani all'aglione o al ragù di Chianina e molti altri.  L'Executive Chef Andrea Fanti, inoltre, reinterpreta, su richiesta, le creazioni della cucina italiana, disegnando il menu direttamente con l’Ospite, per realizzare un’esperinza di gusto sartoriale. E mentre il cameriere versa un Brunello di Montalcino, rosso rubino profondo, la luce del tramonto incendia le vigne e le colline, e l’emozione si fa visiva e gustativa insieme.

La posizione del castello è strategica: a circa 8-12 km da Montalcino, a 30 minuti da Siena, immerso nella Val d’Orcia, offre la possibilità di esplorare non solo il relais ma tutto un paesaggio della Toscana che profuma di storia, vino, ulivo e arte.  Durante una passeggiata, si incontrano tracce della antica Via Francigena, si scorge l’abbazia di Sant’Antimo, si percorrono filari che forse ai tempi vedevano pellegrini in cammino. Il Castello stesso, su uno sperone che domina il corso dell’Orcia, si fa guardiano della valle. 

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Il racconto del Castello di Velona è anche un racconto di rigenerazione: dal rudere abbandonato alla dimora esclusiva, dal castello che vegliava su sterminate campagne alla struttura che oggi accoglie ospiti da tutto il mondo, offrendo l’esperienza di vivere in un castello termale, bere vini premiati, rilassarsi in acque benefiche e assaporare la Toscana in ogni dettaglio. Nei corridoi si sente l’eco dei passi dei cavalieri, nelle grandi sale le stanze hanno conservato travi, pietre, archi gotici, ma il comfort moderno non manca. Le finestre aprono su panorami che sembrano dipinti, e la spa - l’OLISPA - proposta con 1.500 m² di spazi, bagni turchi, sauna panoramica, docce emozionali, piscine termali interne ed esterne - è luogo di silenzio e benessere totale. Per un'esperienza esclusiva è possibile un massaggio nelle vigne o un bagno a mezzanotte nelle calde acque termali esterne per una magica sensazione di essere immersi e in contatto con la natura.

In una serata, dopo una giornata di esplorazioni tra i borghi vicini, si torna al castello: su un terrazzo la luce del tramonto tinge di arancio le colline, il vento si posa lieve sugli uliveti, e un calice di Brunello racconta di quel terreno argilloso-sabbioso che ha dato la vigna, della collina che domina la valle, della mano che ha curato quelle piante. E poi, in camera, la vasca con acqua termale: mentre l’acqua calda accarezza la pelle, fuori la notte si apre come un sipario stellato. Il castello diventa rifugio, e al contempo finestra sul mondo incontaminato della Toscana.

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Questo soggiorno non è solo vacanza: è immersione in un tempo che ha mille anni, è vivere un paesaggio che l’umanità ha deciso di proteggere, è toccare la natura con eleganza, è bere e gustare il tempo stesso. Quando le colline del Val d’Orcia salutano l’ultimo raggio, e l’aria si fa più fresca, si percepisce che ogni cosa qui ha un perché: la pietra, la vite, l’acqua che zampilla, l’olio che scivola lieve sul pane casereccio. E in quel momento si comprende che il Castello di Velona non è solo un resort di lusso: è un luogo in cui la memoria diventa ospitalità, in cui la storia diventa sensazione, in cui la natura diventa casa.

E così, varcata la soglia dell’ala storica, nel silenzio della notte, la torre antica che un tempo scrutava la valle, oggi guarda l’ospite che riposa, con le stelle come testimoni, e un sogno di permanenza che va oltre il semplice soggiorno. La collina, i filari, l’olivo, il castello: tutto parla di un’Italia che ama il bello, che custodisce, che accoglie. E chi viaggia qui diventa parte di questa storia, senza bisogno di parole, perché basta alzare lo sguardo verso la sagoma scura della torre, oltre le viti, oltre l’olio, oltre il calice rosso-rubino, e comprendere che una notte al Castello di Velona è un incontro con l’essenza della Toscana stessa.

Autrice dell'articolo Orchidea Colonna 
orchideacolonna@yahoo.com