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Dire addio a Equitalia conviene:ecco il Comune che guadagna di più

Abbandona l'ente di riscossione e in un anno schizza del 16% e del 10% il ricavato da Ici e Tarsu. "Clima più sereno, superata la conflittualità"
di Andrea Tempestini sabato 26 maggio 2012

E il Comune ci guadagna di più

3' di lettura

Dire addio a Equitalia conviene. E non soltanto per l'aggio, ossia gli interessi monstre che vengono applicati alle cartelle esattoriali (oggi al 9% e verso una riduzione di due punti percentuali). Conviene anche alle casse dei Comuni. L'esempio arriva da Oristano, che dopo aver "licenziato" il braccio operativo dell'agenzia delle Entrate ed essere passato alla gestione diretta dei tributi comunali, in un anno, ha registrato un risparmio effettivo sui costi pari a 150mila euro. Nel dettaglio il risparmio è arrivato per 44mila euro dall'Ici e per 81mila euro dalla Tarsu. Ma non è soltanto questione di risparmi, perché il Comune sorride a causa dell'extra gettitto: 650mila euro dall'Ici e 600mila euro per la Tarsu. In termini percentuali l'effettivo incremento delle somme riscosse è stato pari al 16% per l'Ici e al 10% per la Tarsu. E ancora, dai tributi minori - pubblicità, pubbliche affissioni e Cosap - sono arrivati altri 175mila euro. "Superata la vecchia conflittualità" - In una nota il Comune di Oristano mette anche in evidenza altri limiti di Equitalia: "Le risorse da noi raccolte sono immediatamente disponibili a differenza di quanto avveniva con la gestione Equitalia, quando la liquidazione delle somme avveniva entro i due anni successivi all'emissione del ruolo". E i dati sui ruoli elaborati dall'Ufficio del Comune indicano per l'Ici un aumento da 3 milioni e 820mila euro del 2010 ai 4 milioni e 471mila del 2011. Per la Tarsu, invece, si è passati da un ruolo di 5 milioni e 41mila euro del 2010 a 5 milioni e 427 mila euro dell'anno successivo. Ovvia la soddisfazione del Commissario straordinario del Comune di Oristano, Antonello Ghiani: "Il risultato della decisione del Comune è decisamente positivo. Il nuovo modello di gestione dei tributi comunali, che risale a un anno fa, oltre ad accorciare i tempi di riscossione e avere un monitoraggio costante dei flussi finanziari, ha prodotto importanti benefici per le casse dell'ente e, soprattutto, ha favorito il superamento della conflittualità che da mesi caratterizza il rapporto tra i contribuenti ed Equitalia".   Una gestione diretta - “Mi sembra importante sottolineare l’importanza di una decisione che si è inserita nell’ambito delle disposizioni normative in materia di federalismo fiscale che attribuisce agli enti locali maggiore autonomia finanziaria ed impositiva, nonchè a seguito delle più recenti modifiche legislative in materia di riscossione - prosegue Ghiani -. In queste settimane si legge di numerosi comuni che decidono di cessare i rapporti con Equitalia e gestire direttamente la riscossione dei tributi. Una tendenza evidentemente anticipata con saggezza a Oristano un anno fa”. Risparmio sugli aggi - Nel dettaglio i benefici economici si sono concretizzati nel risparmio sugli aggi dovuti a Equitalia su un ammontare di tributi pari a circa 9 milioni di euro: l'1% sull'Ici e l'1,5% sulla Tarsu. Ma non è soltanto una questione di beneficio economico, perché gli effetti positivi riguardano anche il rapporto tra contribuente ed ente di riscossione, un rapporto che a Oristano è diventato diretto. "Gli uffici comunali negli ultimi tempi avevano registrato numerose e continue lamentele dei contribuenti nei confronti del   concessionario della riscossione - precisa il dirigente comunale del settore economico finanziario Mariella Chergia -. Il Comune non poteva intervenire direttamente nella soluzione delle numerose contestazioni.  Inoltre, non era possibile esercitare un controllo diretto e costante dei tributi e delle relative banche dati, garantendo una maggiore trasparenza, efficacia ed efficienza del servizio e del rapporto con il contribuente”.  

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