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D'Alema: meglio la barcache ricordare Togliatti

Il Pd porta fiori al mausoleo del "Migliore". Baffino non c'è. E neppure Bersani e Bertinotti
di Nicoletta Orlandi Posti domenica 26 agosto 2012

2' di lettura

di Rita Cavallaro C’erano più morti che vivi ieri nel circolare mausoleo dei Comunisti, al cimitero del Verano di Roma. La ricorrenza era importante, di quelle a cui un compagno non può mancare: il quarantottesimo anniversario della morte dello storico segretario del Pci, Palmiro Togliatti, scomparso a Jalta il 21 agosto del 1964. Ma sulla tomba del «Migliore», tumulato insieme ai più importanti dirigenti comunisti italiani, gli esponenti del Pd non c’erano, il cuore di quella sinistra che giura di portare avanti gli ideali di Togliatti non batteva. Non c’era Pierluigi Bersani, non si è visto Massimo D’Alema, non è passato neppure Fausto Bertinotti. A sfidare la canicola dell’anticiclone Lucifero per omaggiare il «Migliore», alle 10 di ieri mattina, si sono presentati al mausoleo del Pci una decina di militanti, nostalgici di quel comunismo che fu, oggi tutti nella dirigenza nazionale. L’unico volto noto, che ha dato il via alla commemorazione, è stato l’ex tesoriere della Quercia, Ugo Sposetti, accompagnato da Marisa Malagoli Togliatti, la figlia di Palmiro e di Nilde Iotti.  La delegazione era composta da rappresentanti dei Ds, di Rifondazione e del Pd. Questi ultimi hanno portato sulla tomba di Togliatti un grande mazzo di gladioli bianchi e rossi, mentre gli esponenti dei Ds e Rifondazione hanno deposto due corone di fiori. I democratici hanno scelto una composizione di crisantemi gialli, con un trionfo di rose rosse e gladioli, mentre la Federazione della sinistra ha commemorato l’anniversario del leader storico con una grande corona di crisantemi rossi e bianchi, al cui centro c’erano decine di rose purpuree. Insieme, il piccolo gruppo ha visitato l’interno del mausoleo, di proprietà dei Ds, dove sono contenuti i resti dei comunisti che hanno fatto la storia. Tra questi, oltre a Togliatti e Iotti che riposano uno accanto all’altra, ci sono Girolamo Li Causi, Pietro Secchia, Camilla Ravera, Luciano Lama, Luigi Longo, Giuseppe Di Vittorio e Mario Alicata. Ma anche il partigiano Bruno Trentin, il cui anniversario della morte ricorre proprio domani, giorno in cui Sposetti tornerà al mausoleo per celebrare il sindacalista scomparso nel 2007. Una volta terminata la visita alle tombe, l’ex tesoriere è tornato al centro del mausoleo a forma circolare e si è fermato davanti al monumento del «Migliore», insieme alla figlia dello storico leader. L’adunata nostalgica, un po’ sottotono, si è infine sciolta.

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