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Alla Festa del Pd c'è Benigni e non Tonino

Già sono partiti gli inviti della kermesse di Reggio Emilia: grande escluso Di Pietro

Nicoletta Orlandi Posti
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  Dal 25 agosto al 9 settembre a Reggio Emilio va in scena la festa dei democratici. Mancano due settimane, ma gli inviti sono già partiti. Politici, sindacalisti, tecnici, giornalisti e vip hanno già segnato sulla propria agenda il giorno in cui salire sul palco e fare il proprio comizio. Tutti, tranne uno. Antonio Di Pietro no. A lui il cartoncino bianco con il logo del Pd e la firma di Bersani non è proprio stato spedito.  Una dimenticanza? No. Il leader dell'Idv è un ospite non gradito, al pari di Beppe Grillo. C'era d'aspettarselo: non solo negli ultimi tempi tra il Partito Democratico e Tonino sono volati stracci e insulti, ma questa edizione della Festa democratica sarà, almeno nelle intenzioni degli organizzatori, una festa di governo, anzi di governissimo. Ci saranno infatti i futuri alleati Casini e Vendola e pure Angelino Alfano e poi i segretari della Triplice e i politici in fascia tricolore del partito dei sindaci (De Magistris, Pisampia, Marco Doria, Massimo Zedda). Ospiti d'onore, manco a dirlo, i ministri di Monti (in molti sostengono che lo stesso Professore passerà a Reggio Emilia in quei giorni in vista di una campagna elettorale per una riconferma a Palazzo Chigi). L'unico che rimarrà a casa è Di Pietro. Eppure, come ricorda il Fatto Quotidiano, negli anni di ospiti più o meno politcamente scorretti ce ne sono stati tanti: nel veltroniano 2008 a Firenze, tra gli altri andarono pure Tremonti e Bossi; nel 2010 a Torino fu invitato persino Renato Schifani. Per non far sentire la sua mancanza gli organizzatori hanno invitato Roberto Benigni: del resto fanno ridere tutti e due.             

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