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Palermo: cassonetti rifiuti incendiati, Comune e Rap parte civile

domenica 31 gennaio 2016

1' di lettura

Palermo, 27 gen. (AdnKronos) - Il Comune di Palermo e la Rap, l'azienda di igiene ambientale cittadina, si costituiranno parte civile nell’eventuale processo a carico delle quattro persone bloccate ieri dalla Polizia. Si tratta di quattro ragazzi che hanno dato alle fiamme un cassonetto dell’immondizia e un contenitore per la raccolta di indumenti usati all'incrocio tra via Uditore e via Cimabue. Agli agenti che li hanno identificati hanno raccontato di aver appiccato per fiamme per fare una bravata. "Ancora una volta – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando – sul nostro territorio si consumano atteggiamenti gravi, indegni e incivili da parte di certi palermitani che hanno il solo scopo di ostacolare la crescita della parte migliore della nostra comunità. Ogni cassonetto che viene incendiato - ha spiegato - costa alla collettività tra 600 e 700 euro. Un vero crimine che non siamo disposti a tollerare, né per bravate né per ragazzate. Chiunque 'giochi' a danneggiare la comunità dovrà assumersi le proprie responsabilità in ogni sede". Dal 2010 sono 779 i cassonetti danneggiati o incendiati a Palermo, con un picco massimo di 234 nel 2013. Il costo dei cassonetti presenti sul territorio varia a seconda della tipologia (da 1.100 litri e 1.700 litri), tra 600 e 700 euro ciascuno.

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