(Adnkronos) - Storia simile a San Paolo Civitate dove i carabinieri hanno arrestato per lesioni aggravate e violenza privata P.A.P. 46 anni, che ha picchiato e tentato di strangolare la propria giovane convivente rumena. La donna, nella serata di mercoledì, si e' presentata con le sue due figlie minorenni alla stazione dell'Arma in preda all'ansia, riferendo di essere stata malmenata dal convivente il quale, preso da un raptus d'ira, le ha stretto con forza le mani al collo cercando di soffocarla. Poco prima, infatti, mentre si accingeva a preparare la cena, il convivente l'ha insultata ed umiliata con espressioni volgari e minacciose cercando prima di colpirla alla testa con una bottiglia in vetro piena di vino, fortunosamente schivata dalla donna, e subito dopo avventandosi su di lei. L'aggressione e' avvenuta alla presenza delle figlie della coppia di 6 e 3 anni. Proprio il coraggio della più grande che, vista la madre in difficoltà, è uscita in strada per chiedere aiuto, ha permesso alla donna di divincolarsi, approfittando di un attimo di distrazione del compagno e di fuggire con l'altra figlia minore in strada, impaurita e terrorizzata. Dopo un primo smarrimento, ha raggiunto la stazione dell'Arma di San Paolo di Civitate. Già in passato l'uomo si sarebbe comportato in modo minaccioso e aggressivo. Dopo un periodo di calma apparente, legato alla nascita della secondogenita, si sono ripresentate le violenze. La donna ha riportato lesioni con prognosi di 3 giorni. L'uomo e' stato sottoposto ai domiciliari in altra abitazione in attesa del processo per direttissima.