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Sanita': Versilia, muore su sedia del pronto soccorso dopo le dimissioni

domenica 11 maggio 2014

2' di lettura

Firenze, 5 mag. - (Adnkronos) - "Se venisse accertata, la dinamica che leggiamo stamani sulle cronache locali e regionali sarebbe inaccettabile. Stiamo già predisponendo un'interrogazione regionale urgente per accertare i fatti specifici, certo, ma anche affinché la giunta punti l'attenzione sul preoccupante ripetersi di eventi avversi nella Asl 12 della Versilia". Così il vicepresidente della Commissione regionale Sanità Stefano Mugnai (Fi) e il capogruppo Giovanni Santini commentano quanto è accaduto all'ospedale Versilia dove, nella sala d'attesa del pronto soccorso, a quanto riportato dalla stampa locale un senza tetto quarantunenne sarebbe deceduto per un malore a pochi minuti dalle dimissioni dal reparto in cui era rimasto ricoverato per tre giorni a seguito di un coma etilico. "Morire al pronto soccorso pochi minuti dopo le dimissioni - riflettono Santini e Mugnai - è un fatto che lascia sconcertati. Per questo nella nostra interrogazione chiediamo che anche la Regione si faccia carico di verificare l'accaduto, affiancando o seguendo da vicino l'inchiesta già attivata dalla Asl12 stessa". Certo è che gli esponenti regionali di Forza Italia guardano "con preoccupazione alla catena di fatti che dalla sanità sono invece poi finiti, nell'ultimo anno, sulle pagine di cronaca: nel marzo 2013, un sessantenne di Pietrasanta muore dopo un attacco cardiaco durante i soccorsi, dopo che l'automedica era giunta sul posto priva di defibrillatore e l'ambulanza invece si era persa e non riusciva a raggiungere il posto; a giugno dello stesso anno, ecco la notizia di un errore in una trasfusione praticata proprio nell'ospedale versiliese; nell'ottobre scorso, una neonata è giunta in ospedale senza vita dopo che nell'ambulanza che la trasportava si era sviluppato un principio d'incendio che aveva costretto a un cambio di mezzo, facendo perdere minuti preziosi". "La sanità in Versilia - osservano Mugnai e Santini - emette ripetuti segnali di sofferenza. Vogliamo che la Regione ne indaghi le cause e ponga rimedio a una situazione a quanto pare sempre più pesante in primis per i pazienti, ma poi anche per gli operatori".

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