Palermo, 28 gen. - (Adnkronos) - "E' una verita' a meta', di cui non possiamo accontentarci. La Cassazione oggi ha posto un mattone ben solido, chiudendo ogni diatriba sull'ipotesi della bomba, di cui non c'era nessun microscopico segnale. Avevamo gia' la verita' storica e giornalistica, adesso i giudici ci danno anche quella giudiziaria, ma siamo davanti ad una giustizia parziale e questa sentenza, di cui sono contento, non e' la conclusione ma solo l'inizio. Non ci fermeremo fino a quando non verra' data un'identita' ai responsabili, un nome ai colpevoli". A dirlo all'Adnkronos e' Daniele Osnato, uno dei legali delle vittime delle strage di Ustica, commentanto la sentenza della Suprema Corte, secondo la quale la strage avvenne a causa di un missile e non di una esplosione interna al Dc-9 Itavia con 81 persone a bordo. "Su questa vicenda - prosegue - per 32 anni ci sono stati depistaggi continui, il sistema politico ha scambiato la verita' sulla strage in un gioco di poteri, barattandola per acquistare credibilita' nei confronti del sistema internazionale. I familiari delle vittime di Ustica non sono cittadini di serie B ed hanno diritto di conoscere la verita', e' un diritto loro ma di tutti gli italiani. Ottantuno persone sono state ammazzate, ci dicano chi e' stato ad ucciderli e dopo non sentiranno piu' parlare di Ustica". (segue)