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San Raffaele: Carrozza, si punta a convenzione di 1 anno ospedale-ateneo

domenica 5 maggio 2013
San Raffaele: Carrozza, si punta a convenzione di 1 anno ospedale-ateneo

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Milano, 3 mag. (Adnkronos Salute) - "Abbiamo ottenuto una moratoria di qualche giorno per trovare una soluzione di mediazione che consenta la prosecuzione della convenzione fra universita' Vita-Salute e ospedale San Raffaele per almeno un anno. Nel frattempo, puntiamo a trovare un accordo fra le due parti in causa per una riforma complessiva dell'architettura dello statuto che regola i rapporti fra ateneo e ospedale". E' questo il "piano A" illustrato oggi a Milano dal ministro dell'Istruzione, universita' e ricerca, Maria Chiara Carrozza, al termine degli incontri in Prefettura con il presidente della Vita-Salute Raffaella Voltolini, l'ad dell'ospedale Nicola Bedin e il vice presidente Gabriele Pelissero, e una delegazione di studenti, giovani laureati e specializzandi di via Olgettina. Una soluzione ponte - cosi' e' stata definita dal ministro - che "ci permetta di lavorare insieme con l'obiettivo di mantenere e presidiare il valore del San Raffaele. Ho a cuore che questa esperienza prosegua. Ci sono visioni diverse, la nostra presenza qui serve a facilitare il dialogo, a fare da garanti di un percorso". E rispondendo alle domande dei giornalisti, Carrozza ammette: "Ho trovato rigidita', il problema e' trovare un punto di mediazione. Penso si possa lavorare nell'interesse degli studenti, del personale medico e tecnico-amministrativo per preservare il marchio e la missione del San Raffaele". Il ministro si e' dunque presa qualche giorno di tempo e spiega: "Abbiamo immaginato una soluzione di mediazione per ricomporre il dissenso che si era creato. Il ministero non mettera' nessuna figura" nel board dell'ateneo, "e' bene che resti fuori". Quanto ai decreti con cui il Miur ha deciso di non assegnare posti per le matricole nei corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria, ne' contratti di formazione specilistica in autonomia, Carrozza precisa che "i decreti al momento sono un atto dovuto perche' senza strutture non possiamo dare l'accreditamento. Se si ripristina la convenzione fra ospedale e universita', i decreti saranno ritirati". (segue)