(Adnkronos) - Dalle indagini e' emerso che la totalita' dei viaggi aerei era di natura prettamente commerciale e che gli utilizzatori avevano regolarmente pagato il biglietto direttamente ai piloti o alle societa' proprietarie o amministratrici dei velivoli. Nell'occasione sono state emesse fatture riportanti prestazioni diverse da quelle effettuate e, in alcuni casi, sono state fatte figurare prestazioni di natura pubblicitaria e fantomatici noleggi degli stessi velivoli. Uno dei piloti coinvolti, tutti operanti nello scalo anconetano, risultava sprovvisto anche delle relative autorizzazioni di pilota professionale, e nonostante cio', grazie all'appartenenza ad una nota associazione di volo operante all'interno dell'aeroporto, ha effettuato trasporti di persone ed anche di armi da caccia verso i Balcani. L'input all'attivita' investigativa, che si e' estesa anche ad altre aree del territorio nazionale, e' scaturito da un controllo doganale effettuato su un carico di armi da caccia dichiarato da un imprenditore del settore come in partenza per la Croazia. In tale contesto. e' emerso che il trasporto delle armi non sarebbe stato effettuato con velivolo di linea bensi' con un piper privato, che dai successivi controlli effettuati dai Finanzieri, non risultava autorizzato a eseguire voli di carattere commerciale.