Cagliari, 18 feb. - (Adnkronos) - "Sono stato picchiato e maltrattato e per tre giorni non mi hanno dato ne' acqua ne' da mangiare. E in una occasione ho dormito per terra". Lo ha detto all'Adnkronos Doddore Meloni, l'indipendentista sardo, leader di Meris rapito giovedi' scorso a Terralba (Oristano), dal sedicente gruppo 'I guardiani della nazione'. Meloni, con voce stanca e sofferente, ha raccontato i dettagli del rapimento. Ha riferito di essere entrato nella sua Punto rossa, di "aver cercato le chiavi nel cruscotto, di essermi sentito una pistola alla tempia, poi mi hanno incappucciato e portato su un'altra macchina sotto la minaccia delle armi poi a bordo di un'auto dove c'era un'altra persona sono stato trasportato in una localita' sconosciuta". "Sono una vita in strada (fa l'autotrasportatore ndr) e mi e' sembrato che dalla strada statale 131 per alcuni dettagli che conosco bene ci siamo diretti verso Cagliari. Secondo i tempi che ho calcolato - prosegue Meloni - all'altezza di Monastir (dove c'e' un autovelox, ndr) c'e' stato un rallentamento, poi e' ripresa la corsa in un tratto rettilineo presumo che fosse in direzione Cagliari". "Sono stato portato prima in una stanza chiusa, dove sono stato interrogato e dove ho ricevuto la richiesta di ritirare la lista Meris per la Camera ed il Senato. Ero incatenato - ha raccontato Meloni - ad una sedia, 'incaprettato', con la catena al collo e i piedi legati. Mi e' stato chiesto di ritirare la lista Meris ma non ho accettato". "In una occasione ho dormito per terra poi sono stato spostato non so dove", ha aggiunto. E' il racconto che Doddore Meloni, leader di Meris-Malu Entu, ha rilasciato in merito al suo sequestro di persone da parte dei sedicenti 'Guardiani della nazione'.