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Rifiuti: intesa Arezzo, Siena e Grosseto per piano interprovinciale (2)

domenica 29 dicembre 2013

2' di lettura

(Adnkronos) - Gli obiettivi strategici del Piano. Tra gli obiettivi strategici perseguiti dal Piano ci sono: la completa autosufficienza nella raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani ed assimilati; l'omogeneizzazione e l'integrazione dei sistemi di raccolta, trattamento e recupero dei rifiuti urbani; la progressiva estensione di sistemi di raccolta differenziata di tipo domiciliare o di prossimità per il raggiungimento del 70% di raccolta differenziata e l'avvio a effettivo riciclo di almeno il 60% dei rifiuti raccolti; la riduzione dello smaltimento finale attraverso il riutilizzo, il riciclo e le diverse forme di recupero, incluso quello energetico. Un Piano condiviso con tutta la comunità. "La proposta di Piano - spiegano Simone Bezzini e Gabriele Berni, assessore provinciale all'ambiente - è stata preceduta da un percorso di informazione e confronto che ha coinvolto, in maniera trasparente, i soggetti istituzionali, in primo luogo i Comuni e l'Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani - Ato Toscana Sud, e i soggetti portatori di interesse: dalle associazioni di categoria ai rappresentanti del mondo economico e ambientale". Un Piano che punta alla massimizzazione del riciclo e che non prevede ulteriori discariche, ma la loro progressiva riduzione. "Un confronto - continuano Bezzini e Berni - che proseguirà anche dopo l'adozione formale in consiglio provinciale con la possibilità, per tutti i soggetti, di presentare osservazioni e contributi formali. Il Piano ha un orizzonte temporale molto significativo che arriva fino all'anno 2025 con obiettivi importanti, che si vanno ad aggiungere a quello, basilare: la stabilizzazione della produzione di rifiuti urbani, grazie ad azioni di prevenzione dei rifiuti. Nessun incremento nella previsione della produzione dei rifiuti urbani, massimizzazione del riciclo e riduzione delle necessità di smaltimento finale in discarica, nessuna nuova localizzazione impiantistica ed, anzi, progressiva riduzione delle stesse, sono i pilastri di un Piano nuovo di gestione dei rifiuti che prova a leggere, concretamente, il valore di risorsa che porta in sé ogni rifiuto".

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