Genova, 25 gen. - (Adnkronos) - "Posso tranquillamente affermare che le spese da me sostenute per la mia attivita' politica sono state superiori a quelle effettivamente rimborsatemi dal gruppo regionale". E' quanto dichiara Maruska Piredda, capogruppo dell'Italia dei Valori in Regione Liguria, a proposito dei rimborsi ai gruppi consiliari. La procura di Genova ha aperto un'inchiesta sulle spese del gruppo consiliare ligure di Idv in cui sono indagate sei persone, tra cui i quattro consiglieri appartenenti o ex appartenenti al gruppo del partito di Di Pietro, Maruska Piredda, unica rimasta in Italia dei Valori, Marylin Fusco (ex Idv oggi Diritti e Liberta' - Centro Democratico), Nicolo' Scialfa (ex Idv oggi Diritti e Liberta') e Stefano Quaini (ex Idv oggi Sel), il tesoriere del partito in Liguria, Giorgio De Lucchi, e una funzionaria dell'Agenzia delle Entrate. "Gia' in tempi non sospetti - spiega Piredda - avevo denunciato mancanza di trasparenza nella gestione dei fondi destinati al gruppo regionale ed ero stata io per prima a chiedere che fosse fatta chiarezza. Per quanto mi riguarda, posso assicurare che non ho mai speso soldi pubblici per finalita' estranee alla mia attivita' di consigliere regionale. Anzi, posso tranquillamente affermare che le spese da me sostenute per la mia attivita' politica sono state superiori a quelle effettivamente rimborsatemi dal gruppo regionale. Per quanto concerne gli scontrini per spese personali di cui tanto si e' parlato in questi giorni - precisa Piredda - voglio innanzitutto capire se effettivamente alcuni di essi siano riconducibili a me e se cosi' fosse come cio' sia potuto accadere perche' ripeto: tutto il denaro che il gruppo regionale mi ha consegnato e' stato speso esclusivamente per attivita' connesse allo svolgimento del mio incarico di consigliere regionale, come prevede la legge. Ho piena fiducia negli inquirenti dai quali mi rechero' nei prossimi giorni per dimostrare come ho effettivamente speso la mia quota dei fondi destinati al gruppo regionale".