(Adnkronos) - Era il pomeriggio del 4 maggio. Si legge nel rapporto del sottoprefetto di Iglesias al Prefetto di Cagliari trovato negli archivi della polizia mineraria dalla scrittrice Iride Peis Concas: "Verso le 6,30 della sera del 4 corrente maggio 1871 all'opificio Atzuni, miniera di Montevecchio, Guspini, circa 30 donne e fanciulle lasciato il quotidiano lavoro ritornano al proprio dormitorio. Soprastante a questo - scrive il sottoprefetto Giovanni Rominelli - fu di recente formato un serbatoio di 80 metri cubi d'acqua per la vicina laveria. Non appena entrate le donne il muro laterale del serbatoio fu rotto dalla mole d'acqua e rovescio' sul prossimo muro del dormitorio, facendolo cadere dalla parte interna, causa pure immediata del precipitar del tetto sulle misere femmine che in numero di undici vi trovarono morte istantanea". "Quattro altre - prosegue nella sua relazione il sotto prefetto Rominelli - furono estratte piu' o meno ferite, ma non con pericolo di vita. Nove delle vittime appartenevano al limitrofo villaggio di Arbus, le altre due a Guspini. Le ferite appartengono tre a Guspini, un a Gonnosfanadiga, l'altra a Nurri e tutte appresso descritte. Elenco delle donne morte: Armas Antioca, anni 32, Arbus, Gentila Rosa, anni 15, Guspini, Murtas Luigia, anni 27, Arbus, Vacca Luigia, anni 15, Arbus, Vacca Rosa, anni 50, Guspini, Melis Anna, anni 11, Arbus, Aru Elena, anni 10, Arbus, Atzeni Anna, anni 12 Arbus, Pusceddu Caterina, anni 10 Arbus, Peddis Anna, anni 14, Arbus, Pusceddu Anna, anni 14, Arbus". Prosegue il sottoprefetto Rominelli a relazionare dell'incidente il prefetto di Cagliari: "Elenco donne ferite: Diana Giuseppa, anni 18, Gonnosfanadiga, Stori Giusta, anni 37, Nurri, Pitzus Luciana, anni 13, Guspini, Montis Maria, anni 12, Guspini. Il maggior danno di tutte l'avrebbe riportato: l'Armas siccome madre di due figli e la Murtas di tre tutti in tenera eta' a cui la Direzione (della miniera, ndr) si dara' carico di provvedere la sorte".(segue)