Milano, 24 set. (Adnkronos) - Pino Porto, l'imprenditore arrestato questa mattina insieme alla figlia di Vittorio Mangano, Cinzia Mangano, e altre sei persone accusate di associazione mafiosa "ha messo a disposizione se stesso e il gruppo facente capo a lui", scrive il gip di Milano nell'ordinanza di custodia cautelare, per supportare logisticamente ed economicamente "i vertici del mandamento mafioso Pagliarelli...svolgendo dal 2007 al 2009 un continuativo e costante ruolo logistico e di sostegno economico nei confronti di detenuti di rilievo di Cosa Nostra e dei loro familiari" quando si recavano a Milano per i colloqui. In particolare Porto, secondo gli inquirenti, avrebbe aiutato l'esponente mafioso di primissimo piano Luigi Nicchi, oltre a Antonino Rotolo, sia in latitanza che durante la detenzione pagando e supportando familiari, avvocatio e medici che si recavano a Milano per incontrarlo in carcere. Sempre il gip ricorda che "peculiarita' dell'associazione di tipo mafiosa e' il compito di occuparsi della gestione sia economica che logistica degli esponenti dell'organizzazione in carcere e dei loro familiari".