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Carceri: Pili (Pdl), mille agenti in meno in Sardegna sistema penitenziario al collasso

domenica 7 aprile 2013

2' di lettura

Cagliari, 4 apr. - (Adnkronos) - "Piante organiche con il trucco, mille agenti in meno rispetto al necessario nel sistema penitenziario sardo. Sono pronti a sbarcare nell'isola 600 mafiosi, di cui 300 capimafia nel regime 41 bis, chiusura delle carceri di Macomer e Iglesias con il sovraffollamento di Cagliari e Sassari. Il sistema carcerario sardo e' al collasso e il ministero della Giustizia continua a pensare alla Sardegna come una vera e propria discarica penitenziaria nazionale. Un piano messo in atto con chi per facili carriere sta svendendo la Sardegna e il sistema penitenziario sardo a scapito dei lavoratori e della sicurezza". Lo ha detto stamane il deputato sardo del Pdl Mauro Pili che insieme al segretario regionale dell'Ugl Salvatore Argiolas e altri esponenti sindacali ha tenuto una conferenza stampa davanti al carcere di Buon Cammino per denunciare gli ultimi gravissimi atti firmati negli ultimi giorni dal ministro della Giustizia. Pili e Argiolas denunciano che "l'ultimo atto in ordine di tempo e' di qualche giorno fa con la definizione delle nuove piante organiche. Per la Sardegna - sostiene Pili - si parla di 5oo unita' in piu' rispetto alla precedente dotazione, in realta' le vecchie piante organiche non prevedevano 4 nuove carceri di quelle dimensioni e conseguentemente si genera un vuoto in organico di 1100 unita' tra il personale effettivamente impegnato e quello che sarebbe necessario in base ad un'analisi dell'ufficio studi dell'UGL. Un dato prudenziale che non tiene conto della tipologia di detenuti pianificato per la Sardegna, proprio a partire dai 600 mafiosi destinati alle carceri sarde". "Sabato mattina - spiega Pili - sara' in Sardegna uno dei vertici nazionali del Dap per annunciare la chiusura delle carceri di Iglesias e Macomer e illustrare il circuito regionale sardo. Occasione per dimostrare la fallimentare gestione del sistema". "E' l'ennesima grave azione verso il sistema penitenziario sardo e la Sardegna stessa, - ha detto Pili - proprio a partire dalla decisione di inviare nell'isola oltre il 50% dei 41 bis dislocato nelle carceri italiane. I dati ora che il Ministero li ha confermati in pubblica conferenza stampa sono davanti agli occhi di tutti. Con l'ammissione del trasferimento in Sardegna dei 41 bis a Cagliari e Sassari, ai quali si aggiungono quelli gia' in essere a Nuoro, si ha la conferma di quello che da due anni denuncio. Il Ministero della Giustizia vuole trasformare la Sardegna in una vera e propria Cayenna di Stato per mafiosi". (segue)

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