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Sanita': a Napoli corso internazionale Chirurgia plastica su errori e complicanze

domenica 24 giugno 2012

2' di lettura

Napoli, 21 giu. - (Adnkronos) - Un terzo degli interventi di chirurgia estetica sono fatti per riparare a errori e complicanze derivanti da interventi precedenti: al primo posto tra quelli 'a rischio' la mastoplastica addittiva, ovvero inserimento di protesi al seno per aumentarlo o rimodellarlo, ma anche lifting, blefaroplastica e rinoplastica hanno sviluppato una ampia casistica. Numeri che potrebbero lievitare ancora dopo lo scandalo delle protesti Pip che il servizio sanitario nazionale sara' obbligato a sostituire. E' particolarmente attuale quindi il tema del X Corso internazionale di Chirurgia plastica in programma a Napoli, domani all'Hotel Mediterraneo, che per la prima volta parlera' di come prevenire e risolvere le complicanze in chirurgia plastica. Il corso e' organizzato dalla Asl 1 di Napoli, Unita' di Chirurgia plastica del Vecchio Pellegrini, direttore Alfredo Borriello. "Le nostre parole d'ordine devono essere sicurezza e qualita'. Intanto e' importante che per la prima volta si focalizzi un appuntamento internazionale sugli insuccessi della chirurgia plastica", dichiara il direttore dell'unita' operativa di chirurgia plastica all'ospedale Pellegrini, Alfredo Borriello. "E' importante infatti - aggiunge - conoscere e capire le differenze tra i prodotti utilizzati, fare domande sul profilo della sicurezza, informarsi sull'azienda che fornisce per esempio le protesi, condividere con il medico le proprie esigenze e chiedere ogni tipo di informazione sui risultati che solo il medico puo' dare sulla base della sua esperienza. Non e' ipotizzabile sostituire il parere del proprio chirurgo di fiducia con una ricerca su internet o con notizie reperite chattando in rete". La mastoplastica additiva al seno, dunque, e' l'intervento che raccoglie il maggior numero di segnalazioni per presunti interventi secondari con il 30% delle lamentele, seguono la riduzione del seno (15%), interventi sui capillari (12%), rinoplastica (12%), blefaroplastica (operazioni alle palpebre, 9% di insuccessi), chirurgia plastica alle orecchie (6%). Di contro all'entusiasmo del 75% dei pazienti operati, un 16% e' piu' tiepido mentre il 9% e' sicuramente pentito e si ritrova con palpebre rovesciate, seni squilibrati liposuzioni imperfette. (segue)

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