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Milano: Comune ricorre in appello a Consiglio di Stato contro Metro 5

domenica 10 giugno 2012
Milano: Comune ricorre in appello a Consiglio di Stato contro Metro 5

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Milano, 9 giu. (Adnkronos) - La Giunta del Comune di Milano ha deliberato di impugnare in appello al Consiglio di Stato la sentenza del Tar Lombardia che riguarda una controversia scaturita dal rapporto di concessione per la progettazione, costruzione e gestione della linea 5 della metropolitana milanese, stabilito tra il Comune di Milano e la societa' concessionaria Metro 5 spa. Metro 5 "ha chiesto il pagamento dei maggiori costi di costruzione della linea 5 della metropolitana sostenuti nell'anno 2008 a causa dell'aumento dei prezzi dei materiali (quantificati nella somma di 1.274.275,39 euro, poi ridotta a 1.248.491,27 euro)", si legge nel comunicato di Palazzo Marino. Il Comune si oppone al pagamento di questi costi, perche' "non sono dovuti ne' per legge, ne' per convenzione". La sentenza del Tar Lombardia, da un lato riconosce che "il contratto di concessione stipulato dalle parti esclude che la copertura dei costi dell'opera possa automaticamente dare luogo a versamenti in denaro diversi ed ulteriori rispetto a quelli contrattualmente previsti a titolo di contributo" e che "la convenzione prevede una elencazione esaustiva e tassativa delle sopravvenienze che possono dare luogo alla revisione del Piano economico finananziario (Pef) che non include l'aumento dei costi di costruzione oltre la soglia prevista dall'articolo 133 del codice dei contratti". Dall'altro lato, ed e' questa la parte di cui il Comune chiede la riforma, la sentenza ritiene che l'aumento dei prezzi dei materiali da costruzione verificatosi nell'anno 2008 possa rientrare nelle cause di 'forza maggiore' e determinare la necessita' di riesaminare il Pef della concessione, scaricandone "indebitamente il rischio e il costo sull'Amministrazione e aprendo cosi' il varco a ulteriori pretese e contenziosi che minano e snaturano il rapporto concessorio e mettono in pericolo la stessa esecuzione dei lavori". Da qui l'interesse del Comune all'impugnazione della sentenza del Tar.