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Prato: pediatra, con colpo calore organismo rischia shock, bimbi piu' fragili

sabato 30 giugno 2012
Prato: pediatra, con colpo calore organismo rischia shock, bimbi piu' fragili

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Milano, 26 giu. (Adnkronos Salute) - "Si puo' morire per un colpo di calore. Se si raggiungono livelli di disidratazione grave si rischia lo shock: l'organismo comincia a non rispondere piu' agli stimoli, il cuore viene sovraccaricato e va come in corto circuito, gli organi interni smettono di funzionare e il paziente va in arresto cardiorespiratorio. I bambini, essendo piu' fragili, sono particolarmente esposti". E' il quadro tracciato da Luca Bernardo, direttore del Dipartimento materno infantile e dell'Unita' operativa di pediatria dell'ospedale Fatebenefratelli di Milano. L'esperto spiega cosa potrebbe aver trasformato la gita di un gruppo di bambini fra gli 8 e i 16 anni sul Monte Calvana in tragedia con la morte di un 11enne dopo una marcia di diversi chilometri sotto il sole. "Camminare per cosi' tanto tempo con temperature sopra i 30 gradi come quelle di questi giorni, soprattutto se non si e' allenati o abituati, e' pericoloso. E soprattutto se ad affrontare questo tour de force sono dei bambini. Non e' detto, infatti, che a questa eta' siano in grado di marciare per chilometri. Il loro organismo essendo piu' fragile, rischia di andare in tilt. Ancora peggio se sono presenti delle patologie o se il bambino presenta dei difetti congeniti del cuore, magari mai diagnosticati". Quello che avviene, spiega l'esperto, "e' che la nostra colonna che e' l'impalcatura del corpo deve sostenerci passo dopo passo, l'organismo con il suo metabolismo deve cercare di equilibrarsi con le temperature esterne. Piu' fa caldo, piu' e' facile che ci si disidrati e il rischio maggiore e' il colpo calore. Stare sotto il sole, esposti direttamente con la testa e il corpo, mette a dura prova. E quando si entra in una situazione di shock, se ci si trova in posti isolati, dove non e' possibile una rianimazione primaria e secondaria immediata, c'e' piu' rischio che l'esito sia fatale. Ecco perche' e' sempre consigliabile che gli operatori che stanno vicino ai bambini siano preparati. E che ci sia fra loro almeno una persona che conosca le tecniche del Paediatric basic life support, procedure rianimatorie che possono essere eseguite anche dai cosiddetti laici che permettono di sostenere il circolo sanguigno e fanno si' che il cuore ossigeni gli organi vitali fino all'arrivo del soccorso avanzato. Senza questa organizzazione, le gite in condizioni particolari rischiano di trasformarsi da divertimento in tragedia". Secondo l'esperto "i segnali d'allarme che precedono l'arresto cardiaco ci sono. Forse non vengono letti o capiti". (segue)