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Lazio: Mei (Api), interrogazione su industria chimica Basf a Case rosse-Settecamini

domenica 29 luglio 2012
Lazio: Mei (Api), interrogazione su industria chimica Basf a Case rosse-Settecamini

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Roma, 25 lug. -(Adnkronos) - "Ho presentato un'interrogazione all'amministrazione regionale per chiedere di fare piena luce sulla situazione dell'industria chimica Basf, nel territorio di Case Rosse-Settecamini, al fine di tutelare la salute dei cittadini residenti". Lo ha dichiarato il capogruppo Api in Consiglio regionale del Lazio, Mario Mei, nel corso di una conferenza stampa tenutasi questa mattina insieme, tra gli altri, al presidente del Codici, Ivano Giacomelli e ai rappresentanti del Comitato di Quartiere Case Rosse. "Diversi comitati dei cittadini - ha proseguito l'esponente di Alleanza per l'Italia - ci hanno segnalato una serie di inadempienze che sembrerebbero essere poste in essere da parte della ex Engelhard, oggi Basf. Tale industria chimica emette odori nauseabondi indicatori della insalubrita'. L'industria sembrerebbe, inoltre, effettuare attivita' di incenerimento di catalizzatori esausti che possono essere anche tossici e nocivi. Nel 2009, il Comune di Roma ha dato parere favorevole alla concessione dell'Aia per il periodo di un anno, subordinando lo stesso alla sperimentazione di una nuova tecnologia al posto dell'inceneritore. La Provincia di Roma, successivamente, ha disatteso il parere e ha concesso l'Aia per un anno e mezzo prescrivendo l'effettuazione di controlli sanitari ogni sei mesi". "Ora, considerando che la nuova tecnologia non e' stata ancora sperimentata, che i controlli non sono effettuati ogni sei mesi e che, quando sono eseguiti, sono senza contraddittorio con la Provincia di Roma; che risulterebbe, infine, che la Basf sia priva di autorizzazioni sanitaria per industrie insalubri, chiediamo all'amministrazione regionale quali provvedimenti intende adottare in riferimento ad attivita' di monitoraggio della suddetta attivita' industriale, alle analisi chimiche a cui vengono sottoposti catalizzatori esausti e al monitoraggio in continuo svolto sull'incenerimento. Chiediamo di conoscere, infine - ha concluso Mei - quali dati epidemiologici risultano essere rilevati nelle zone colpite, con particolare riferimento all'esposizione alla diossina".