Alessandria, 17 lug. - (Adnkronos) - Incastrati dalle telecamere mentre intascavano duemilacinquecento euro frutto di estorsione, da un imprenditore di Tortona (Alessandria) che li supplicava di non richiedere piu' denaro, non essendo piu' in grado di far fronte alla continua pretesa di soldi, due fratelli originari di Cittanova (Reggio Calabria) ma residenti da tempo in Piemonte, appunto a Tortona, e una terza persona, sono stati arrestati in flagranza di reato dalla Guardia di finanza di Tortona. Denunciate anche altre dieci persone coinvolte a vario titolo. Con l'operazione 'Cerbero', le fiamme gialle di Tortona hanno messo fine a un giro di estorsioni, usura, violenze, gravissime minacce, praticate e rivolte a molti imprenditori di Tortona, che sono stati costretti, in alcuni casi a partire dal 2005, a versare ripetutamente, anche con intervalli di quindici giorni, denaro contante per un giro d'affari complessivo ricostruito pari a quasi un milione di euro. Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Torino, hanno svelato anche in questo territorio, attraverso giorni di appostamento, intercettazioni ambientali e filmati registrati dalle fiamme gialle, un pericolosissimo sistema nascosto di estorsioni e usura in cui sono caduti in trappola molti imprenditori tortonesi, tra i quali titolari di concessionari d'auto, immobiliaristi, agricoltori e commercianti. (segue)