Bologna, 4 lug. - (Adnkronos) - "In Mali sta succedendo un disastro, stanno distruggendo un patrimonio intero, ormai le citta' di Timbuctu' e Gao sono gestite dai fonamentalisti islamici, mentre il Movimento per la liberazione dell'Azawad non sta facendo niente perche' non ha materiale per opporsi ai fondamentalisti che sono armati fino ai denti e per il momento nella comunita' internazionale a nessuno interessa niente, neanche l'Onu sembra voler fare qualcosa". E' quanto spiega all'ADNKRONOS Djaba Mohamed, rappresentante della comunita' Tuareg in Italia, che conta una cinquantina di persone. Padre algerino e madre del Mali, Djaba Mohamed che e' in Italia dal 1990 e oggi era a Bologna per presentare il primo festival della Cultura Tuareg, precisa che sta avvenendo "la distruzione di un patrimonio dell'umanita', senza che nessuno faccia nulla. Anche tra i Paesi vicini, come la Mauritania, l'Algeria e il Niger, nessuno sta facendo da capofila e il governo Maliano e' incapace di reagire di fronte a questo disastro". Nei mirino dei jihadisti "non ci sono solo i mausolei - continua - a Timbuctu' ci sono tanti altri manufatti protetti su cui nessuno ha il controllo, tranne loro". Per le comunita' locali, questi monumenti non solo solo templi di bellezza e di arte ma "sono la casa di Dio, sono luoghi religiosi islamici" conclude Djaba che non e' ottimista "non vedo una soluzione che possa essere trovata in fretta". A Timbuctu' sono gia' stati attaccati mausolei, moschee e la biblioteca che contiene volumi antichissimi. Per ora sono intatte le biblioteche della Mauritania che conservano documenti tra i piu' remoti e preziosi al mondo, ma c'e' chi teme e' anche per questi templi della conoscenza, nel caso in cui il conflitto dovesse superare il confini del Mali.