Milano, 11 lug. (Adnkronos) - La gara e' ufficialmente partita. Ecco i dodici inediti che si contenderanno il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza: "Il candidato" di Sergio Alletto, "Dentro c'e' una strada per Parigi" di Novita Amadei, "La letteratura tamil a Napoli" di Alessio Arena, "Tale" di Salvatore D'Antona, "Grido" di Valentina Di Cataldo, "Laggiu'" di Andrea Fiorenza, "L'uragano" di Massimo Gardella, "Il genio dell'abbandono" di Wanda Marasco, "La ricchezza" di Marco Montemarano, "Consonante K" di Davide Morganti, "Il bambino di Budrio" di Angela Nanetti e "Mare con mare" di Gianni Vilardellj di Rosakambra. Basato sul modello dei riconoscimenti letterari spagnoli, quasi tutti organizzati dagli editori, il Premio Nazionale di Letteratura Neri Pozza, alla prima edizione, indetto nell'anno del centenario della nascita del fondatore della casa editrice, e' dedicato a opere inedite, con l'obiettivo di riportare al centro del lavoro editoriale l'attivita' di selezione e di valutazione dei talenti. Alla data conclusiva per la partecipazione, del 15 aprile, sono arrivati 1781 testi. Una commissione designata dalla casa editrice ha selezionato dodici opere, che saranno sottoposte al giudizio di un comitato di lettura composto dagli agenti letterari Luigi Bernabo' e Marco Vigevani, dagli scrittori e giornalisti Francesco Durante e Stefano Malatesta, dallo scrittore e critico letterario Silvio Perrella, dalla scrittrice Sandra Petrignani e dal direttore editoriale Giuseppe Russo. Dalla cinquina finale che emergera' -presentata il 12 settembre a Milano, presso lo Spazio Pal Zileri (main sponsor del Premio)- verra' poi scelto il vincitore, che sara' premiato il 3 ottobre al Teatro Olimpico di Vicenza. L'autore ricevera' in premio un assegno di 25mila euro e la sua opera sara' pubblicata da Neri Pozza Editore. "La rosa dei candidati -spiega Giuseppe Russo, ideatore del premio- rivela in maniera sorprendente la molteplicita' di indirizzi che caratterizza oggi la scena letteraria italiana. Un segno di vitalita', che non puo' che generare buoni frutti e un rinnovato protagonismo della narrativa italiana". (segue)