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Libri: esce 'Il grido del lupo, briganti e brigantesse in Irpinia e nelle terre del Sud'

domenica 21 ottobre 2012

2' di lettura

Roma, 19 ott. (Adnkronos) - I briganti sono come le donne del Sud, si lasciano trovare solo quando vogliono. Le loro storie si perdono in leggende portate dal vento, nelle verdi valli d'Irpinia. Accade per gioco o per destino che carte della memoria tornino a parlare, restituendoci lotte e vissuti di liberta'. Gerardo Picardo, in un nuovo studio sul brigantaggio al Sud racconta 'Il grido del lupo, briganti e brigantesse in Irpinia e nelle terre del Sud' (Edizioni Stamperia del Valentino, Napoli). Nelle pagine di questo contributo, dopo un'ampia analisi del fenomeno brigantaggio al Sud, torna a parlare la storia inedita di Pascale Riccio di Lauro e dei suoi compagni. Un documento inedito, che colma una lacuna sulla storia dei briganti: misura 15 cm x 11, in tutto 16 piccole pagine ingiallite dal tempo. Talmente sottili da essere legate con una sola cucitura in cotone nero, che ne stringe le parole tra le pagine 8 e 9. La storia si svolge all'ombra del Castello Lancellotti, a Lauro, splendido paese in Irpinia. E' una vicenda che fa parlare gente del popolo e potenti, destino e voglia di riscatto, Lauro e Monteforte, Montoro e Sarno. E' nu cunto (un racconto) in versi. Chi lo pronuncia ad alta voce lo avra' raccolto dai boschi verdi di Lauro e si esprime cosi' perche' vuol lasciare un ricordo nel cuore della gente, tra i paesi di pietra appesi ai burroni e la memoria contadina che e' piu' forte del sangue di ogni attesa. "Finisco il canto e vi bacio le mani. Il poeta pisciavinolo Napoletano", recita l'ultima strofa. In mezzo, parole di vita e morte, affronti e schiaffi, rincorse e vendette tra pietre e taverne. Un viaggio nella parola perduta di un testo del quale restano espressioni forti. Una di esse dice: "Fra me e te solo facciamo la lita / O tu mi ammazzi o ti levo la vita". La memoria si fa voce, ricordando un'altra espressione che la sapienza irpina ci raccomanda e il testo ricorda: "Ca diceva lo proverbio veramente, peggio avere un nemico che averne cento". Dei briganti e delle loro 'drude' serve nuova narrazione che porti al lettore l'amore e la vendetta degli uomini in rivolta vestiti con il velluto dei contadini.

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