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Imu, detrazioni, esenzioni e sconti,ecco chi deve pagare e chi no

Ad aprire il portafoglio saranno i proprietari di ville e dimore di lusso. Esenzione per chi ha un alloggio popolare e per chi è in cooperativa

Ignazio Stagno
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Il decreto sull'Imu tra poco enterà in vigore. Ma in tanti si chiedono: chi paga e chi no? Proviamo a fare chiarezza. Al trattamento agevolato, ovvero all'esenzione hanno diritto i proprietari di un'abitazione non di lusso che abbiano residenza fiscale e abituale nell'appartamento. Per abitazioni di lusso i decreto considera gli immobili di categoria catastale A/1, le abitazioni signorili, A/8, le ville, A9, le dimore storiche. I proprietari di queste case hanno già pagato la rata di giugno e dovranno saldare il conto entro il 16 dicembre. Ma attenzione. Se queste case di lusso sono abitazioni principali allora scattano le detrazioni: 200 euro per immobile oltre a 50 euro per ogni figlio di età inferiore a 26 anni. Poi ci sono altre esenzioni. Case popolari - A non pagare saranno tutti coloro che non possono essere considerati titolari dell'immobile. In questa categoria rientrano gli assegnatari degli immobili di edilizia residenziale pubblica e gli assegnatari di appartamenti costruiti in cooperativa indivisa. Alle case popolari sono inoltre stati assimilati gli edifici di housing sociale.  Tutti quegli immobili costruiti da privati e assegnati con le stesse regole in vigore per le case pubbliche. Si allarga infine il numero di dipendenti di servizi di pubblica utilità che vengono equiparati ai titolari di abitazione principale anche se non sono domiciliati nell'alloggio che posseggono perché trasferiti per motivi di servizio. Si tratta dei componenti delle Forze armate, della Polizia di stato, ai corpi di polizia di ordinamento civile, dei vigili del Fuoco e del personale della carriere prefettizia. (I.S.)

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