Dalla pesca alla tracciabilità, la 'giusta rotta' di Bolton Food
Roma, 25 ott. - (AdnKronos) - Creazione di filiere sostenibili, diversificazione dei metodi di pesca, contrasto a quella illegale e riduzione della accidentale, sono alcuni degli impegni presi da Bolton Food (Rio Mare), con il plauso delle associazioni ambientaliste Wwf e Greenpeace. "La partnership con Bolton Food, in quanto leader europeo nel mercato del tonno in scatola, è cruciale per cambiare il modo in cui il tonno è pescato e influenzare i criteri con cui operano le aziende del settore ittico - dichiara Isabella Pratesi, direttore conservazione di Wwf Italia - Condividendo le migliori pratiche, miriamo a ispirare altre società di prodotti ittici a intraprendere la strada verso la sostenibilità contribuendo così a una pesca ben gestita e a oceani sani”. Per Giorgia Monti, responsabile della campagna mare di Greenpeace Italia, “la decisione di spostare le proprie produzioni verso i metodi di pesca più sostenibili e imporre limiti all'utilizzo di Fad (Fish Aggregating Device, sistemi di aggregazione per pesci, ndr) sui pescherecci da cui si approvvigionano è il risultato di un lungo e serio processo che Greenpeace ha seguito da vicino. Prendendo impegni ambiziosi l'Azienda ha dimostrato di essere un vero leader del mercato del tonno. Siamo sicuri che le sue politiche stimoleranno un vero e proprio cambiamento del settore verso approvvigionamenti più sostenibili e socialmente responsabili”. Ma vediamo i risultati e gli impegni presi dall'azienda e raccontati ne “La Giusta Rotta”, il rapporto socio-ambientale che rendiconta i risultati raggiunti nel quadriennio 2014-2017 e gli obiettivi che l'azienda si pone in tema di pesca sostenibile, ambiente, sociale e nutrizione. Sul fronte dello sviluppo di filiere di pesca sostenibile, nelle aree da cui si approvvigiona l'azienda sta promuovendo, con il supporto del Wwf e del suo partner strategico Tri Marine, progetti di miglioramento della pesca affinché possa risultare conforme agli standard fissati dalla certificazione Msc. Entro il 2024, il 100% del tonno sarà pescato da fishery certificate Msc (Marine Stewardship Council) o coinvolte in progetti di miglioramento; entro il 2024, il 100% delle altre specie di pesce utilizzate (salmone, sgombri e sardine) proverranno da attività di pesca certificate Msc o Asc (Aquaculture Stewardship Council) o da progetti di miglioramento delle aree di pesca o dell'acquacoltura. Sul fronte dello sviluppo di metodi di pesca sostenibili, entro il 2020 il 50% del tonno sarà pescato con in maniera più selettiva caratterizzati da un basso livello di pesca accidentale e un ridotto impatto ambientale (pesca a canna, pesca con lenza, pesca artigianale da piccole imbarcazioni sostenibili, pesca con reti a circuizione su banchi liberi). Ad oggi questi metodi di pesca coprono il 28% degli approvvigionamenti. Inoltre, entro il 2020 il restante 50% del tonno sarà pescato da barche da pesca con reti a circuizione che adottano misure per la gestione dei FAD (Fish Aggregating Device). Sul fronte della tracciabilità dei prodotti (fondamentale per garantire la tutela dell'ecosistema marino e uno dei principali strumenti di lotta alla pesca illegale e di gestione sostenibile delle aree di pesca), tutte le grandi navi da pesca con reti a circuizione che approvvigionano Bolton Food (Rio Mare) di tonno sono registrate nel Pvr (Proactive Vessel Register), registro pubblico, verificato da parte terza, che assicura la presenza di buone prassi. Inoltre, è stato sviluppato un sistema di tracciabilità all'avanguardia nel settore certificato secondo lo standard ISO 22005 per la filiera del tonno, che permette di tracciare dal porto allo stabilimento produttivo di Cermenate oltre 500 referenze prodotte su 10 linee. In più, l'azienda sta lavorando per estendere il sistema di tracciabilità certificato a tutte le altre specie ittiche utilizzate nei suoi prodotti e per inserire direttamente sulle confezioni le informazioni relative a specie, oceano di pesca, metodi di pesca. “Questo importante traguardo è il risultato di un approccio strategico alla sostenibilità nato nel 2009 con la fondazione dell'International Seafood Sustainability Foundation (ISSF) e rafforzatosi negli anni grazie anche ad un dialogo costante con le principali associazioni ambientaliste, come Wwf e Greenpeace, con cui ci confrontiamo costantemente in un approccio aperto e condiviso sulla responsabilità sociale della nostra azienda", spiega Luciano Pirovano, Sustainable Development Director di Bolton Food. D'altra parte, fare impresa nel mondo di oggi, per Giuseppe Morici, CEO di Bolton Food, "significa farsi carico con responsabilità delle filiere, per migliorare il mondo e il pianeta dove noi e i nostri figli viviamo. Essere leader significa tracciare questa strada per il futuro”.