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L'agenzia Fitch conferma il giudizio BBB sull'Italia: evitato il downgrade

Gino Coala
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L'agenzia di rating Fitch ha confermato il suo giudizio 'BBB' sull'Italia con outlook negativo. Il giudizio e l'outlook, spiega in una nota l'agenzia di rating "riflettono il livello estremamente alto di debito pubblico e l'assenza di un aggiustamento di bilancio strutturale, un debito esterno netto relativamente alto, una qualità ancora debole degli asset del settore bancario, un trend molto basso di crescita, rischi politici e incertezza derivanti dall'attuale dinamica politica, e associati rischi al ribasso per le nostre proiezioni di debito pubblico". Secondo Fitch, inoltre, continua a esserci "un grado relativamente ampio di incertezza legato alle previsioni di bilancio oltre il 2019, legato alle dinamiche politiche". "Le valutazioni di Fitch confermano la solidità economica del nostro Paese e, come era prevedibile, risentono del rallentamento economico transitorio che sta investendo tutto il continente europeo". È quanto si legge in una nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "Andiamo avanti con la strada tracciata nella manovra per assicurare sviluppo ed equità sociale all'Italia, prestando attenzione ai rischi provenienti dal contesto internazionale - prosegue il comunicato -. I fondamentali economici del Paese, cioè i conti con l'estero, la solidità finanziaria delle famiglie, la loro capacità di risparmio, la tenuta dell'occupazione, la riconquistata forza del sistema bancario, sono solidi. Su questa base, nella seconda parte dell'anno le nostre misure di politica economica e il miglioramento del quadro macroeconomico internazionale daranno impulso alla ripresa che alimenterà la crescita ben oltre il 2019. Siamo certi dell'impatto positivo sulla crescita e sulla produttività che avranno il corposo piano di investimenti pubblici, le riforme strutturali adottate a sostegno degli investimenti privati, le misure fiscali in favore delle imprese e il potenziamento del sistema di reinserimento al lavoro associato al reddito di cittadinanza".

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