Palermo, 16 set. - (Adnkronos) - Un nuovo movimento civico, portatore di una proposta politico-economica che si basa sull'uscita dell'Italia dall'Eurozona, come unica soluzione per fare ripartire l'economia del Paese. E' il progetto "eurourexit", presentato oggi, durante una conferenza stampa a Palermo, alla presenza del sindaco, Leoluca Orlando, di Antonio Maria Rinaldi, docente in materie economiche presso l'Universita' di Chieti, e della presidente del progetto, Francesca Donato, che ne ha illustrato gli obiettivi e i contenuti essenziali. "Sono contento che sia stata scelta Palermo per presentare questa iniziativa -ha detto il primo cittadino- e per lanciare una provocazione in seno al dibattito politico, economico e culturale del nostro Paese. Sebbene io sia un europeista convinto e vorrei vivere in una realta' con un unico sistema europeo di pace, di difesa, di diritti umani fondamentali e di diritti dei bambini, credo che sia necessario cogliere i limiti che l'euro presenta. In primo luogo, -ha spiegato- se in alcuni Paesi europei, pur applicando la stessa normativa, si e' riusciti a interpretare l'ingresso dell'euro come una straordinaria occasione per promuovere al tempo stesso rigore finanziario, equita' sociale ed economia reale, pare, invece, che in Italia sia diventato occasione di disordine finanziario, ineguaglianza sociale e assenza di sviluppo per l'economia reale". In sintesi, secondo il primo cittadino sono tre sono le criticita' nel modo di interpretare l'utilizzo della moneta unica. "L'assurda previsione in Costituzione del pareggio di bilancio -ha detto Orlando- consegna la nostra dignita' costituzionale repubblicana nelle mani del dio denaro. E' assolutamente inaccettabile l'idea che il debito pubblico sia considerato, per definizione, un disvalore e, di contro, qualunque riduzione del debito pubblico un valore. Ma attenzione -ha precisato- non vorrei essere frainteso. Un conto e' eliminare gli sprechi, un conto e' introdurre questa idea culturalmente intossicante che il debito e' un male. Inoltre, non e' possibile, in nome dell'euro, far passare l'idea che l'inflazione rappresenti un male: soltanto se e' in condizione di manovrare l'inflazione, la classe politica puo' regolare i processi di sviluppo economico reale di un paese". (segue)