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Crisi: Ui Torino, inizio 2014 sara' ancora difficile per le imprese

domenica 29 dicembre 2013

2' di lettura

Torino, 27 dic. - (Adnkronos) - Inizio d'anno ancora difficile per le imprese torinesi. Il 2014, infatti, non si aprira' sotto auspici favorevoli. A rilevarlo la consueta indagine dell'Unione Industriale sul primo trimestre del nuovo anno da cui non emerge una imminente inversione del ciclo recessivo: nel comparto manifatturiero, la maggioranza delle imprese si attende anche per i prossimi mesi una flessione di produzione e ordinativi e nel complesso gli indicatori peggiorano lievemente rispetto ai mesi scorsi, smentendo i timidi segnali di recupero che si intravedevano nei trimestri precedenti. Significativo è soprattutto l'arretramento del saldo ottimisti-pessimisti riferito all'export, che dopo quattro trimestri positivi assume segno negativo. Rimangono elevate le previsioni di ricorso alla cassa integrazione, mentre il tasso di utilizzo degli impianti resta stabile. Stabili anche gli investimenti, su livelli sensibilmente al di sotto della media storica mentre continua a peggiorare la redditività poiche' non si accorciano i tempi di pagamento. In particolare, a determinare il peggioramento l'andamento di alcuni comparti produttivi non metalmeccanici, la gomma-plastica e tutti i settori legati all'edilizia (legno, laterizi, impiantisti ). Al contrario, nel settore metalmeccanico gli indicatori migliorano di qualche punto e le previsioni sui livelli produttivi si avvicinano al punto di equilibrio. Cautamente favorevoli sono anche le valutazioni espresse nel comparto della meccanica strumentale, tradizionalmente molto legato alla domanda estera. Anche dal comparto dei servizi provengono indicazioni meno sfavorevoli: la caduta dei livelli di attività sembra essersi arrestata, con indicatori intorno al punto di equilibrio tra attese di aumento e di riduzione. Infine, netta è la divaricazione tra imprese Ict che mostrano moderato ottimismo e altri comparti, che non si attendono un miglioramento del mercato. Nel dettaglio, nel comparto manifatturiero, le attese sui livelli produttivi restano sfavorevoli: il saldo ottimisti-pessimisti peggiora di qualche punto rispetto a settembre (da -8,8 a -12,7 punti percentuali). Si inverte così il trend di avvicinamento al livello di equilibrio tra attese di riduzione e di aumento, iniziato nel dicembre 2012. La rilevazione porta a dieci la serie di trimestri consecutivi con saldi negativi, dall'inizio della crisi (fine 2008) solo in due trimestri (inizio 2011) si sono registrati saldi positivi. Analoga tendenza è riferibile agli ordini totali, ma il peggioramento è più marcato. Il saldo passa da - 9,6 a -12,7 punti percentuali. (segue)

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