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Crisi: in Italia 8.718 imprese fallite in 9 mesi 2012, 35 ogni giorno (2)

domenica 21 ottobre 2012

2' di lettura

(Adnkronos) - "Il numero dei fallimenti rilevato anche nel terzo trimestre dell'anno in corso rimane molto al di sopra dei livelli pre-crisi - commenta Marco Preti, ad di Cribis D&B -. Questo dato purtroppo non sorprende e, anzi, trova un riscontro anche nei comportamenti di pagamento adottati dalle imprese italiane nei confronti dei propri fornitori, ancora in sofferenza. Del resto, la congiuntura economica ancora negativa fa si' che gli insoluti, anche quelli non particolarmente gravi, possano mettere seriamente in difficolta' anche imprese solide". La distribuzione dei fallimenti lungo la penisola presenta situazioni molto differenti. La regione di gran lunga piu' colpita risulta essere la Lombardia (quella che, del resto, presenta anche il maggior numero di imprese attive), dove dall'inizio del 2012 hanno dichiarato fallimento 1.925 imprese, 541 casi solamente considerando il terzo trimestre, totalizzando una quota superiore al 22% di tutti i casi registrati in Italia nel periodo di rilevazione. Al secondo posto si colloca il Lazio, con 897 fallimenti nel 2012, mentre chiude il podio il Veneto, con 743 casi totali di cui 238 nel solo terzo trimestre. Seguono Campania e Piemonte (in entrambe le regioni 688 casi nei primi nove mesi 2012), Emilia Romagna (641) e Toscana (604). Piu' di 400 casi nei primi nove mesi dell'anno si contano poi in Puglia e Sicilia, oltre 300 nelle Marche. Oltre il 20% dei fallimenti registrati in Italia nei primi nove mesi del 2012 riguarda l'edilizia, che si conferma il settore in maggiore difficolta' con 1.862 casi, sommando i microsettori della 'costruzione di edifici', degli 'installatori' e dell"edilizia specializzata'. Collegati alla crisi del comparto vanno considerati anche i 450 fallimenti rilevati nel settore immobiliare. (segue)

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