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Cina: vietato alle ambasciate dare dati sui livelli di smog

domenica 10 giugno 2012

1' di lettura

Pechino, 6 giu. (Adnkronos) - Il livello dello smog cinese e' un'informazione "sensibile" e parlarne significa esercitare un'indebita ingerenza negli affari interni del Paese. Cosi' si e' espresso ieri in una conferenza stampa convocata a Pechino, il vice ministro dell'Ambiente Wu Xiaoqing che ha avvertito le ambasciate che emettono bollettini periodici sulla qualita' dell'aria della capitale cinese, di cessare ogni comunicazione al riguardo. D'ora in poi, le uniche fonti legittimate a divulgare dati sulla qualita' dell'aria sono quelle ufficiali ma le cui misurazioni sono comunicate spesso a 24 ore di distanza dalla rilevazione. L'avvertimento sembra particolarmente rivolto alla ambasciata americana, diventata un vero e proprio punto di riferimento, che ogni ora suTwitter comunica ai suoi 20.000 Twitters le letture dei livelli di inquinamento ottenute attraverso le proprie attrezzature di monitoraggio. "La Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, ha detto il vice ministro durante la conferenza stampa, stabilisce che i diplomatici stranieri devono rispettare e seguire le leggi locali e non devono interferire sugli affari interni di un Paese. La qualia' ed il monitoraggio dell'aria, ha aggiunto, sono una questione di pubblico interesse e quindi sono di competenza governativa. Le sedi diplomatiche che divulgano i dati raccolti vanno contro il dettato della Convenzione".(segue)

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