Cagliari, 25 ott. - (Adnkronos) - Le imprese non ci stanno e per combattere la crisi e chiedono alla politica risposte rapide. Quelle che lavorano per Alcoa, Eurallumia, Portovesme srl, Carbosulcis sono allo stremo. Lo annuncia il presidente di Confapi Sardegna, Francesco Lippi. "Le imprese Confapi del Sulcis - spiega Lippi - non intendono restare inermi difronte alla crisi che sta devastando il territorio. La salvaguardia delle imprese, costruita in anni di sacrifici, e delle maestranze sono messe in discussione da fattori economici che prevalgono sui disegni di crescita imprenditoriale e che, senza sufficienti alternativa, rischiano di scomparire". "La chiusura di una impresa privata - prosegue Lippi - equivale a decine, centinaia di luci che si spengono. Per questo e' ora di pensare ad un nuovo modello che si basi principalmente sulla forza delle imprese locali, che tenga conto delle professionalita' che negli anni si sono create, che non vuole mollare, che vuole con ogni strumento per garantire a se stessa e ai sui collaboratori un futuro produttivo e di mercato". Per questo le imprese Confapi del territorio stanno impostando un progetto per la nascita della prima rete d'impresa del Sulcis. In occasione della visita programmata per il 13 novembre prossimo dei ministri Corrado Passera e Fabrizio Barca, e del sottosegretario Claudio De Vincenti, "intende rappresentare una situazione si di disagio, ma anche di voglia di lottare, nell'interesse di concorre alla crescita economica della Sardegna e della salvaguardia dei posti di lavoro. Con la stessa determinazione ci aspettiamo risposte immediate dall'intera classe politica regionale, attraverso l'immediata applicazione del Piano Sulcis e dalla stessa prossima Finanziaria Regionale per la quale intendiamo sottoporre alla Giunta e al Consiglio Regionale una serie di proposte".