Sono lontani i tempi in cui il debito pubblico italiano era superiore a quello francese. Solo tre anni fa il rendimento del Btp italiano a 10 anni veleggiava su un livello del 4,79 per cento. L'Oat del debito pubblico francese, invece, si fermava al 2,94, quasi due punti percentuali in meno rispetto al gemello italiano. Appena 3 anni - e 5 governi francesi dopo - ecco che i rendimenti di Btp e Oat tendono a sovrapporsi: a quota 3,57 per cento per il decennale italiano e al 3,58 per l’Oat francese. Anche lo spread contro il Bund è appaiato, con la chiusura di martedì 7 ottobre a 86 punti.
Nella mattinata del 7 ottobre, giorno in cui il premier Sébastien Lecornu si è dimesso dopo poche ore dalla nomina dei suoi ministri, il rendimento dell’Oat francese - riporta Il Corriere della Sera - era al 3,59, 3 punti in più rispetto alla chiusura precedente. Il titolo di Stato transalpino si avvicina dunque ai massimi di rendimento toccati a settembre scorso, con il tasso del decennale al 3,599.
Numeri che fanno temere il peggio per il destino francese. Secondo la maggior parte degli analisti non è da escludere un allargamento dello spread tra Oat e Btp e quindi un superamento più deciso del rendimento del titolo di Parigi rispetto al bond emesso dal governo di Roma. Insomma, adesso è Parigi il nuovo malato d'Europa sui mercati. Il tutto avviene dopo che Fitch, l'agenzia di rating del credito, ha declassato il Paese al giudizio A+, proprio a causa dei dubbi sulla sua capacità di ridurre il disavanzo.