La società cinematografica di Checco Zalone, Mlz srl,secondo quanto riporta il Corriere, ha subito un crollo finanziario impressionante dopo l'uscita di scena dell'ex moglie Mariangela Eboli, che era amministratrice unica fino al 20 febbraio dello scorso anno. I bilanci raccontano una "vendetta silenziosa" giocata sui numeri: i ricavi sono passati da 4.328.494 euro a soli 327.296 euro in un anno, mentre gli utili sono crollati da 1.402.200 euro a 31.435 euro – quarantaquattro volte in meno.Anche la liquidità ne ha risentito pesantemente: i depositi bancari e postali sono scesi da quasi 3,5 milioni a 940 mila euro, con oltre 2,541 milioni evaporati.
Dopo la fine del matrimonio, Luca Pasquale Medici (in arte Zalone) ha assunto il controllo della società, di cui detiene il 95% (il 5% alla madre Antonietta Capobianco), liquidando l'ex con una buonuscita di 30 mila euro (sei mesi di stipendio da 5 mila euro). Zalone, diventato manager di se stesso, ha persino ridotto il proprio compenso da amministratore unico a 86.887 euro lordi annui, contro i 108.739 euro della ex moglie, nel tentativo di contenere i costi in un anno definito "difficile".
L'esperimento di gestire tutto in famiglia – con la madre in società e la fidanzata per il patrimonio – non sembra aver funzionato, almeno nei conti. Tuttavia, l'attore non rischia il tracollo: la Mlz conserva riserve statutarie accumulate negli anni d'oro per 7,299 milioni di euro, un paracadute solido che garantisce stabilità nonostante il tonfo operativo. Il bilancio, più di qualsiasi sentenza, sembra certificare le conseguenze del divorzio professionale e personale.