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Notre-Dame, la società edile ammette ai pm: "Gli operai fumavano sul cantiere"

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Gino Coala
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Dopo l'incendio che ha devastato la cattedrale di Notre-Dame, crescono i sospetti sulle scarse misure di sicurezza adottate nel cantiere dei lavori di ristrutturazione della chiesa. I responsabili della Le bras freres, la società edile che montava l'impalcatura attorno alla guglia di Notre-Dame, hanno ammesso davanti ai magistrati che diversi operai fumavano all'interno dello stesso cantiere. Leggi anche: Notre-Dame, Macron gode dopo il rogo: un sondaggio impensabile sul galletto I dirigenti della società si sono detti "rammaricati" per la violazione messa in atto dagli operai, anche se hanno escluso ogni legame fra le sigarette fumate dagli operai e il rogo della cattedrale. Resta il fatto che, secondo un articolo del Canard Enchainé, gli inquirenti avrebbero trovato almeno sette mozziconi nella zona dei lavori: "Effettivamente - ha detto il portavoce dell'impresa, Marc Eskenazi - ci sono operai che ogni tanto hanno violato il divieto, ma in nessun caso all'origine dell'incendio ci potrebbe essere un mozzicone spento male".

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