Bamako, 30 gen. - (Adnkronos/Aki) - Resta incerta la sorte dell'inestimabile patrimonio di libri antichi custodito a Timbuctu, dopo che ieri il sindaco della citta', Ousmane Halle-Cisse, rifugiatosi a Bamako, ha denunciato che gli islamisti in fuga dalle forze francesi e maliane hanno dato fuoco all'istituto Ahmed Baba, che custodisce molti dei volumi. Secondo alcuni impiegati dell'istituto, intervistati dalla Bbc, la gran parte dei manoscritti e' salva. Circa 28mila testi, infatti, sarebbero stati trasferiti dagli impiegati a Bamako, prima che la situazione in citta' degenerasse. La struttura ne ospitava ancora circa duemila e non tutti sarebbero andati distrutti nel rogo dei giorni scorsi. Anche il direttore dell'istituto, Gallah Dicko, ha usato toni rassicuranti, spiegando che nel corso degli anni solo una piccola parte dei manoscritti era stata trasferita dalle innumerevoli collezioni private o dalla vecchia sede a quella nuova presa d'assalto. Dicko ha inoltre assicurato che di tutti i volumi del centro Ahmed Baba, quindi anche di quelli persi nel rogo, esistono copie digitali da tempo custodite nella capitale Bamako. Tutte queste notizie non hanno ancora avuto una conferma ufficiale e la stampa maliana continua a usare toni decisamente piu' drammatici, sostenendo che gran parte del patrimonio e' andato distrutto. Una verifica e' resa difficile dal fatto che gran parte degli impiegati dell'istituto, compreso il suo direttore, sono fuggiti nelle scorse settimane da Timbuctu e non vi hanno ancora fatto ritorno.